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Il Siderurgico/L'inchiesta sui presunti dati truccati

«L'indagine? L'amministrazione straordinaria è stata la scelta giusta». I NOMI DEGLI INDAGATI

Le parole del ministro Urso

Adolfo Urso e Giancarlo Quaranta

Adolfo Urso e Giancarlo Quaranta

«L'unica cosa che posso dire è che evidentemente avevamo ragione a riprendere nelle mani l'ex Ilva con l'amministrazione straordinaria»: sono le parole del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso in merito alle perquisizioni che hanno interessato lo stabilimento siderurgico. Parole, quelle del ministro, pronunciate a margine dei tavoli di oggi al Mimit su Piombino e Borsa Italiana.

Nell'ambito di una inchiesta della Procura di Taranto, sono dieci gli indagati per truffa ai danni dello Stato: ad essere contestata, una presunta falsificazione di dati sulle emissioni di CO2, riconducibili alle attività di Acciaierie d'Italia SpA e messe in atto prima che la società fosse sottoposta ad amministrazione straordinaria. 

Gli indagati sono amministratori, procuratori, dipendenti e collaboratori pro tempore di Acciaierie d'Italia.

Come riportato dall'agenzia Ansa, tra i coinvolti nell'inchiesta  c'è Lucia Morselli, ex ad di Acciaierie d'Italia. Nel registro degli indagati sono finiti anche Carlo Kruger, che era segretario della Morselli; Sabina Zani di PriceWaterCooper, consulente contabile di AdI; gli ex procuratori speciali dell'azienda Francesco Alterio, Adolfo Buffo, Paolo Fietta e Antonio Mura (quest'ultimo con funzioni di Direttore Finanze Tesoreria e Dogane), gli ex direttori di stabilimento Vincenzo Dimastromatteo e Alessandro Labile e il dipendente Felice Sassi.

«La notizia delle perquisizioni in corso ad opera della Guardia di Finanza all'interno degli stabilimenti ex Ilva di Taranto, in merito a un'ipotesi di truffa ai danni dell'Unione Europea per quanto riguarda la gestione delle quote di Co2, non fa che contribuire alla precarietà del quadro generale in cui è inscritto il siderurgico del capoluogo ionico» dice il senatore tarantino Mario Turco. «La gravità delle dichiarazioni del Ministro Urso, che afferma: “Avevamo ragione a riprendere in mano l’ex Ilva con l’amministrazione straordinaria. Questo è l’unico commento che posso fare” fornisce la tara politica di un Governo incapace; assolutamente incapace di assumersi la responsabilità di tutte le scelte scellerate assunte sull'acciaieria più grande d'Europa. Forse Urso si è dimenticato che ricopre la carica di Ministro delle Imprese e del Made in Italy da quasi due anni, e che il suo predecessore al Ministero dello Sviluppo Economico era Giorgetti: quattro anni di dicastero in mano alla destra non hanno che prodotto ulteriori incertezze per il territorio tarantino».

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