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Le indagini
18 Giugno 2024 - 16:10
Agenti della Dia
Nella città di Taranto “coesistono svariati gruppi criminali che si spartiscono zone e quartieri della città secondo criteri di autonomia e egemonia criminale sebbene non manchino episodi di conflittualità per la contesa del territorio. Nella provincia di Taranto sarebbero presenti diversi gruppi criminali che esercitano la loro influenza in diversi comuni, talvolta anche in contrapposizione tra loro”. E’ quanto si può leggere nella Relazione al Parlamento della Direzione investigativa antimafia relativa al semestre gennaio-giugno 2023.
Questo il passaggio riferito a Taranto e provincia: «Il 3 maggio 2023, è stato eseguito un provvedimento emesso dal Tribunale di Lecce, su proposta del Direttore della DIA, con cui è stato disposto, in Grecia e in Bulgaria, il congelamento dei beni nella disponibilità di un noto pregiudicato tarantino. È stata data attuazione – da parte dell’Autorità Giudiziaria – al Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 1805/2018 riguardante la cooperazione giudiziaria in materia penale nell’UE che prevede il congelamento e la confisca di beni e proventi di reato. L’attività è stata originata dalle indagini patrimoniali e finanziarie delegate dall’Autorità Giudiziaria e confluite in una proposta di misura di prevenzione patrimoniale che il 24 ottobre 2019 ha portato al sequestro di 2 ville, 1 abitazione, 8 magazzini e 1 terreno agricolo ubicati in Taranto, Castellaneta Marina e Martina Franca, quote societarie, 5 compendi aziendali operanti nel settore dei mitili e frutti di mare in genere, numerosi autoveicoli e motocicli, per un valore di oltre 5 milioni di euro, sottoposti a successiva confisca di 1° grado il 20 gennaio 2022. Le ulteriori indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Lecce e finalizzate all’aggressione dei patrimoni illeciti accumulati in territorio estero, comprensive dell’attivazione degli Organi collaterali greco e bulgaro, hanno consentito di accertare l’esistenza di ulteriori investimenti, di provenienza illecita, in talune società operanti all’estero. L’esito delle ulteriori verifiche ha generato un’ulteriore misura di prevenzione patrimoniale che ha interessato quote sociali e compendi aziendali di società in territorio bulgaro e greco, operanti sia nel commercio all’ingrosso di prodotti ittici, sia nel settore dei trasporti internazionali per un valore complessivo stimato di oltre 2 milioni di euro».
Viene ricordato che «il 19 gennaio 2023, in Taranto e Statte, nell’ambito dell’operazione “Ispanico express”, i Carabinieri hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di 8 soggetti ritenuti responsabili di concorso in detenzione e spaccio di stupefacenti. Il gruppo criminale sarebbe stato dedito all’importazione, prevalentemente dalla Spagna, di ingenti quantitativi di stupefacente, del tipo hashish e marijuana e allo spaccio al dettaglio nella città di Taranto. Il 27 marzo 2023, in Sava, nell’ambito dell’operazione “Caronte”, i Carabinieri hanno eseguito una misura cautelare a carico di 18 persone, ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di traffico, detenzione e spaccio di stupefacenti, detenzione illegale di armi e munizioni. Il 9 marzo 2023, a Massafra, nell’ambito dell’operazione “Hybris”, i Carabinieri di Gioia Tauro (RC) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di vari soggetti tra cui un noto pregiudicato di Massafra, già condannato per associazione di stampo mafioso e con pregiudizi di polizia per omicidio volontario tentato, estorsione, lesioni personali, rapina, detenzione illegale di armi, ed ora indagato per i reati di estorsione e rapina, in concorso e aggravati perché commessi da persona appartenente ad un’associazione di stampo mafioso. L’8 maggio 2023, a Taranto, la Capitaneria di Porto ha eseguito un’ordinanza di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, di alcune società risultate coinvolte in un traffico illecito di rifiuti che prelevavano dal porto di Taranto, sversandoli illecitamente nella zona di Massafra. Il 14 giugno 2023, a Taranto, è stata eseguita l’operazione “Amici per la pelle”, nell’ambito della quale i Carabinieri hanno eseguito una misura cautelare e contestualmente un decreto di sequestro preventivo e per equivalente nei confronti di 5 soggetti accusati, a vario titolo, di traffico illecito di rifiuti ed altri reati di natura ambientale. Il 20 giugno 2023, la Polizia di Stato di Taranto, ha eseguito una misura cautelare a carico di 5 soggetti accusati, a vario titolo, dei reati di omicidio e tentata estorsione in danno di un soggetto, del tentato omicidio di altro soggetto e dell’estorsione in danno di un commerciante, oltre a correlate violazioni della legge sulle armi».
Ma ad essere significativo però è anche un altro passaggio della Relazione, quello in cui si legge che «l’area costiera della provincia di Matera ha subito nel tempo l’influenza criminale dei gruppi tarantini che, lungo la fascia ionica, hanno costituito un asse criminale con gruppi autoctoni e i clan calabresi». Emerge, insomma, una capacità di espansione dei gruppi del territorio tarantino fuori dal contesto specificatamente locale.
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