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Il caso

«A Manduria 3.000 pazienti dal 1° giugno sono rimasti senza il medico di famiglia»

Lo denuncia il consigliere regionale de La Puglia Domani, Antonio Paolo Scalera

Un medico

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«A Manduria 3000 pazienti dal 1° giugno sono rimasti senza il medico di famiglia».

Lo denuncia in una nota il consigliere regionale de La Puglia Domani, Antonio Paolo Scalera, vice presidente della V Commissione regionale.

«Tutto nasce - racconta Scalera - dal pensionamento di due medici di base che hanno raggiunto la loro età pensionabile lo scorso 31 maggio. Dal giorno dopo sono iniziati i disagi con pazienti che lamentano il fatto di non poter avere i farmaci prescritti in regime di esenzione o convenzione, aggravando così la spesa delle famiglie. Inoltre non possono avere accesso agli esami di screening, essenziali, per prevenire le insorgenze di qualsiasi malattia. Insomma una situazione complicata.

La questione della continuità assistenziale ben presto potrebbe interessare altri comuni come Grottaglie, Massafra e Palagianello. Un problema di non facile soluzione neanche per la Asl di Taranto per la mancanza dei medici di famiglia. Alla luce di tutto ciò ho già inviato al Presidente della III Commissione Sanità della Regione Puglia una richiesta urgente per audire l’assessore regionale alla Sanità e il Direttore generale dell’Asl di Taranto e  capire quindi, quali iniziative si intendano assumere per evitare tali disagi e garantire la continuità assistenziale che  soprattutto per alcuni pazienti diventa fondamentale e non può essere interrotta».

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