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Sanità

Arriva l'infermiere di famiglia

Corsi di aggiornamento per formare le nuove figure professionali

Infermiere

Infermiere di famiglia

Si è tenuto ieri nella sede della presidenza della Regione Puglia l’incontro tra Opi provinciali e gli uffici del Dipartimento Salute per l’attuazione del progetto dell’infermiere di famiglia e comunità. Presenti anche il consigliere del M5S Marco Galante, che ha presentato l'emendamento con cui nello scorso bilancio di previsione è stata stanziata la cifra di 83.200 euro per la realizzazione di percorsi formativi e progetti pilota per l’ infermiere di famiglia e di comunità, e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

«Quello di ieri - dichiara Galante - è stato un momento di confronto importante con gli uffici, il direttore Montanaro e il presidente e assessore alla Sanità Emiliano per chiarire i passaggi per far partire almeno un progetto pilota per ogni Asl. Nei prossimi giorni gli Opi invieranno una nota al Dipartimento con le proposte per i corsi di aggiornamento per poter formare queste nuove figure con competenze aggiuntive rispetto a quelle dell’infermiere. Iniziare con la formazione organizzata dagli Opi e fatta da professionisti con esperienza è indispensabile per poter poi dare il via a questa sperimentazione. Siamo di fronte a una novità assoluta: l’infermiere di famiglia entra in relazione con medici di famiglia, pediatri ed equipe multidisciplinari ed è fondamentale per garantire una presenza continuativa nella propria comunità di riferimento e l'integrazione socio-sanitaria indispensabile per migliorare la qualità della vita di pazienti e caregiver. Parliamo di un ruolo fondamentale per un nuovo modello di sanità, non più ospedalocentrico, in cui l’infermiere dovrà avere competenze avanzate anche da un punto di vista organizzativo e gestionale, con un ruolo di coordinamento tra ospedale, territorio, assistenza domiciliare, ambiti e distretti sociosanitari. La gestione delle Centrali Operative Territoriali (Cot) realizzate con il Pnrr sarà affidata quasi esclusivamente a personale infermieristico, per questo è indispensabile puntare sulla formazione. Dopo l’invio della nota da parte dell’Opi monitoreremo i prossimi step per arrivare il prima possibile a partire con un progetto pilota unico in Italia».

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