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Giudiziaria

Traffico di oloturie e disastro ambientale, alcuni fanno scena muta dinanzi al gip

Interrogatorio dei nove indagati finiti in carcere

Guardia di Finanza

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Pesca abusiva, traffico di oloturie e disastro ambientale: stamattima al via gli interrogatori delle nove persone finite in carcere. Alcune si sono avvalse della facoltà di non rispondere. Gli indagati sono comparsi dinanzi al gip assistiti dagli avvocati Massimiliano Scavo, Pasquale Blasi, Donato Muschio Schiavone e Paolo De Bartolo. Lunedi' prossimo saranno ascoltati i dodici indagati finiti agli arresti domiciliari. Nel collegio di difesa gli avvocati Marino Galeandro, Valerio Diomaiuto, Antonio Mancaniello, Fabrizio Scarcella, Samantha Dellisanti, Calliope Murianni e Fiorella Gargano.

In ventuno, arrestati dai finanzieri della Stazione Aeronavale di Taranto, avrebbero fatto parte di una organizzazione che operava nelle province di Taranto, Bari e Brindisi.

Tra il 2022 e il 2023 le Fiamme Gialle  hanno sequestrato oltre cinque tonnellate di oloturie pescate nelle acque del litorale tarantino, due locali adibiti abusivamente allo stoccaggio e alla  lavorazione dei cetrioli di mare e arrestato un cittadino cinese di 50 anni che aveva realizzato un laboratorio, sprovvisto di qualsiasi autorizzazione sanitaria, dotato di essiccatori, per la lavorazione e successiva esportazione.

Secondo l'accusa l'organizzazione utilizzava autotrasportatori stranieri per la spedizione in Grecia e Turchia del prodotto pescato ancora vivo, ma anche di ignari operatori di note aziende della logistica, per spedizioni nazionali ed estere del prodotto lavorato ed essiccato.

 

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