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Tra Taranto, Bari e Brindisi

Traffico di oloturie e disastro ambientale, 21 arresti. Tutti i nomi

Operazione della Guardia di Finanza

Guardia di Finanza

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Pesca abusiva, traffico di oloturie e disastro ambientale, stamattina i finanzieri della Stazione Aeronavale di Taranto hanno arrestato 21 persone (9 in carcere e 12 ai domiciliari). Le indagini, avviate già nel 2021, hanno consentito ai militari delle Fiamme Gialle di  sgominare una organizzazione che operava nelle province di Taranto, Bari e Brindisi.

Tra il 2022 e il 2023 i finanzieri hanno sequestrato oltre cinque tonnellate di oloturie pescate nelle acque del litorale tarantino, due locali adibiti abusivamente allo stoccaggio e alla  lavorazione dei cetrioli di mare e arrestato un cittadino cinese di 50 anni che aveva realizzato un laboratorio, sprovvisto di qualsiasi autorizzazione sanitaria, dotato di essiccatori, per la lavorazione e successiva esportazione.

Secondo l'accusa l'organizzazione utilizzava autotrasportatori stranieri per la spedizione in Grecia e Turchia del prodotto pescato ancora vivo, ma anche di ignari operatori di note aziende della logistica, per spedizioni nazionali ed estere del prodotto lavorato ed essiccato.

I nomi

In carcere sono finiti, a vario titolo, Danilo Carelli, Filippo Chioppa (25//6/1992), Cosimo Giodetti, Francesco Cardano, Luigi Cardano, Jin Bnhuang, Diego Brusco, Luigi Chioppa, Achille Nitti. Agli arresti domiciliari: Luigi Boccuni, Ettore Boccuni, Antonio Cricchio, Michele Cricchio, Rosario Pace, Luigi Pizzolla, Filippo Chioppa (14/11/1987), Vincenzo D’Alconzo, Alessandro Boccuni, Salvatore Guarino, Mariano Preteso, Oronzo Preteso. 

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