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Sovraffollamento e carenza di organico

"Carcere, situazione al collasso"

L'allarme lanciato dal Sappe

Il carcere di Taranto

Il carcere di Taranto

"Ormai la situazione nel carcere di Taranto diventa sempre più drammatica, (nonostante i vari appelli del Sappe, sindacato autonomo polizia penitenziaria) a causa del sovraffollamento dei detenuti ormai da tempo oltre le 900  unità (invece di meno i 500)  con un organico di polizia penitenziaria ormai decimato dai pensionamenti, nonché dalle botte dei detenuti che aggrediscono i poliziotti  con una violenza e  frequenza che non si era mai vista". Così il segretario del Sappe, Federico Pilagatti.

"Purtroppo è  ancora sotto osservazione  il poliziotto che nei giorni scorsi a seguito di  una violenta aggressione ha subìto  fratture multiple alle vertebre che, ha costretto i medici  ad avere molta cautela sulle sue condizioni di salute- dice Pilagatti-tutto ciò non consente  all’esiguo numero di poliziotti in servizio di  fruire  nemmeno di qualche giorno quest’estate.

Se ciò dovesse accadere, riteniamo che dovranno intervenire l’esercito ed altre forze di polizia in supporto, poiché il personale non c’è la fa più  e la prospettiva di non poter fare  nemmeno le ferie potrebbe essere l’ultimo atto  che nei fatti, farebbe gettare la spugna anche ai  tanti coraggiosi e valorosi poliziotti che, cercano di tenere a galla una barca che fa acqua da tutte le parti.

Ormai i  poliziotti di Taranto  sono disposti a tutto, anche ad  intraprendere un'azione di autoconsegna abbinato  ad uno sciopero della fame fino alle estreme conseguenze, nel caso in cui  l’amministrazione penitenziaria non  inviasse con la massima urgenza,  un numero congruo di unità per consentire  la messa in sicurezza del carcere e qualche giorno di riposo  dopo un anno di  lavoro massacrante  con turni che  vanno spesso oltre  le 10 ore consecutive   in reparti di oltre 200 detenuti  gestiti da un solo per poliziotto. Tutto ciò mette a rischio anche la salute e sicurezza dei detenuti poiché in caso di malori o altre emergenze devono aspettare  i soccorsi".

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