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14 Maggio 2024 - 09:33
Dieta Mediterranea per tornare a mangiare sano
Negli ultimi decenni, l'alimentazione occidentale ha subito profonde trasformazioni, passando da una dieta tradizionale basata su cibi freschi e non processati a un regime alimentare ricco di cibi industriali, zuccheri aggiunti e grassi saturi. Questo cambiamento ha portato a un aumento preoccupante di malattie legate all'alimentazione, come l'obesità e le patologie cardiovascolari.
Secondo un articolo di ANSA, la storia dell'alimentazione umana è segnata dall'evoluzione continua delle abitudini alimentari, dall'importanza fondamentale di cibi primordiali come il grano integrale, i legumi e i semi oleosi nelle diete delle antiche civiltà, fino all'introduzione rivoluzionaria dello zucchero nel Settecento. L'avvento delle biotecnologie e l'automazione nell'agricoltura nel Novecento hanno ulteriormente trasformato il nostro rapporto con il cibo, guidandoci verso un'era di maggiore consapevolezza alimentare. Oggi, l'accento è posto sull'importanza di una dieta sana, ispirata alla tradizione della dieta mediterranea, ricca di antiossidanti e basata su cibi freschi, integrali e non processati. Il percorso dell'alimentazione nel tempo riflette un ritorno alle origini, valorizzando le pratiche alimentari naturali che promuovono la salute e prevengono malattie, allineandosi con le raccomandazioni di dietologi e nutrizionisti per un'alimentazione equilibrata, varia e legata alle tradizioni culturali.
La dieta mediterranea rappresenta un modello alimentare salutare e bilanciato ispirato alle abitudini culinarie dei paesi del bacino del Mediterraneo. Caratterizzata dall'abbondante consumo di frutta, verdura, cereali integrali, pesce, legumi, e olio extravergine d'oliva, la dieta mediterranea è ricca di antiossidanti, acidi grassi omega-3 e fibre, che apportano numerosi benefici alla salute.
La dieta mediterranea (DM) è un esemplare modello nutrizionale, incentrato sulla varietà e la biodiversità proprie dei paesi affacciati sul Mar Mediterraneo. Contrariamente alle abitudini dietetiche prevalenti nel nord Europa e nel nord America, questa dieta privilegia un'ampia scelta di ortaggi, frutta di stagione, cereali, legumi, pesce, uova, carne, e sottolinea l'importanza dell'olio d'oliva extravergine come fonte di grasso principale. La sua ricchezza di ingredienti freschi facilita la composizione di pasti bilanciati, come dimostrato dal "Piatto Sano", che suggerisce un equilibrio tra verdure, proteine sia animali che vegetali, e carboidrati, prevalentemente integrali, conditi con olio di oliva e arricchiti, a scelta, con erbe aromatiche, frutta secca, e semi. Questo modello alimentare non si configura come una dieta di restrizione, ma piuttosto come una scelta di vita sana che promuove il benessere psico-fisico attraverso un'equilibrata distribuzione di proteine, carboidrati e grassi, un'elevata assunzione di fibre e un basso indice glicemico. La composizione della dieta mediterranea prevede un consumo di carboidrati (55-60%), principalmente sotto forma di cereali integrali, proteine (10-15%), con una preferenza per quelle di origine animale (60%) rispetto a quelle vegetali (40%), e una minore presenza di zuccheri semplici, escludendo la frutta. Questa dieta si adatta perfettamente a ogni esigenza alimentare, sia che si segua un regime normocalorico, ipocalorico, o ipercalorico.
Purtroppo, sempre più giovani si trovano ad adottare abitudini alimentari scorrette, privilegiando cibi ad alto contenuto calorico, poveri di sostanze nutrienti essenziali. Questo trend porta a carenze vitaminiche, sovrappeso e aumenta il rischio di sviluppare disturbi metabolici e malattie croniche già in giovane età.
Recenti sondaggi condotti sui social network hanno rivelato una netta preferenza dei giovani per alimenti considerati poco salutari: la pizza ottiene il favore del 95% degli intervistati, seguita da panini farciti (89%), frittura (80%), rustici (77%), e gelato (63%). In netto contrasto, solamente una minoranza sceglie opzioni più nutrienti come carne (61%), pasta (59%) e frutta (52%). Interessante notare, inoltre, che il 60% dei giovani mostra un'apprezzamento per la cucina giapponese, mentre il 30% preferisce quella turca o medio-orientale.
Per invertire questa tendenza nociva, è fondamentale ritornare a un'alimentazione equilibrata e consapevole. Alcuni consigli pratici includono:
Quando si fa la spesa, è consigliabile privilegiare alimenti freschi e di origine biologica. Optare per frutta e verdura colorate, pesce fresco, carni magre, legumi e cereali integrali. Evitare la tentazione degli snack confezionati e dei prodotti ad alto contenuto di sale, zuccheri e grassi nocivi.
Fare acquisti consapevoli, prestando particolare attenzione alla lista degli ingredienti e alla provenienza dei cibi, rappresenta un passo fondamentale per adottare uno stile di vita salutare. Questo approccio è analogo all'accurata selezione di un casinò online affidabile, dove è essenziale leggere le recensioni e verificare le licenze prima di giocare. Nel contesto alimentare, analizzare gli ingredienti può aiutare a evitare prodotti con additivi nocivi, conservanti artificiali e un'elevata quantità di zuccheri e grassi saturi. Allo stesso modo, conoscere la provenienza degli alimenti permette di supportare pratiche agricole sostenibili e la produzione locale, garantendo freschezza e qualità superiori. In definitiva, proprio come una recensione ben articolata informa sulla credibilità di un casinò online aams, leggere attentamente etichette e provenienza degli alimenti guida verso scelte più salutari e responsabili, per il benessere dell'individuo e dell'ambiente.
In conclusione, adottare uno stile di vita improntato sulla dieta mediterranea può contribuire in modo significativo al miglioramento della salute generale e al benessere fisico e mentale. Tornare a un'alimentazione sana e consapevole non solo beneficia il nostro corpo, ma rappresenta anche un gesto d'amore verso se stessi e le generazioni future. Scegliere il cibo giusto è investire nel proprio futuro.
Luca Liberi
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Testata: Buonasera
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