Cerca

Cerca

Tradizioni

Carosino, riecco la Festa della Primavera

Torna la “fucarazza”

A Carosino torna la  “fucarazza”

A Carosino torna la “fucarazza”

Carosino è tornato a festeggiare il suo appuntamento con l’avvento della Primavera, attraverso l’antichissimo rito propiziatorio del falò chiamato, da queste parti, “fucarazza”. L’evento ideato e curato da circa 15 anni dall’omonima associazione, è oramai divenuto molto di più che una semplice serata goliardica intorno al fuoco, com’è stato nei primi anni.

Di recente infatti sono state aggiunte alle classiche due giornata altre serate interessate dall’evento. Il fuoco e il falò restano immutabili a fornire un richiamo indissolubile coi tempi passati e rimane sempre intatto nel fornire luce e calore: due entità che rasserenano e aiutano a vivere in semplicità e armonia. Ma non solo passato nella festa organizzata da “La Fucarazza”, è palpabile infatti il presente vissuto e persino anche un pizzico di pensata al futuro (come ad esempio il pensiero di plastic free delle serate nelle quali, è stato possibile acquistare i nuovi bicchieri riutilizzabili con il logo dell’associazione “La Fucarazza”, per ridurre l’impatto ambientale).

Ma se lo spunto di partenza è rimasto sempre quello del fuoco-luce, questo sodalizio nel corso degli anni ha esteso ciò che metaforicamente dava sostanza al proprio evento insieme al falò: ecologia, natura e semplicità di vivere. Quest’anno da tutto ciò è stata tratta la tematica della positività negli avvenimenti, persino anche dopo un fallimento. Anzi proprio nell’evento targato 2024 e all’indomani della perdita della sede storica e altre difficoltà, i soci de “La Fucarazza” hanno riflettuto sul concetto stesso di fallimento spesso stigmatizzato, a loro dire, “….. come segno di incapacità anziché essere concepito come un’opportunità.”. Una vera e propria novità di quest’anno che si è concretizzata persino attraversoo le “discussioni fallimentari”, sviluppate attraverso incontri con esperti proprio sulla tematica del fallimento che hanno abbracciato vari campi, dalla filosofia alla teologia, alla pedagogia e così via.

Ma i giorni della fucarazza sono stati contaddistinti pure da cinema, musica, teatro, sempre con un’attenzione particolare al contatto con la natura e alle tradizioni, ma anche dj set e tanto divertimento per tutte le età. Al termine di ogni serata non poteva certamente mancare la classica “spaghettata di mezzanotte”, che tanto successo ha ottenuto lo scorso anno, nella quale tutti erano invitati a raccontare favole della buonanotte e, in questa edizione, è stato dato stato spazio anche a chi in maniera anonima, ha voluto raccontare un proprio fallimento o una storia di fallimenti. Momenti questi di vera condivisione che hanno aiutato sicuramente a confrontarsi con il fallimento, imparando magari ad accettare la propria u manità, fatta di errori ma anche di sfide da superare. Un progetto sicuramente di spessore che va ulteriormente valorizzato e che, grazie all’associazione “La Fucarazza”, alla fine contribuisce a recuperare quel sano rapporto tra le persone e tra queste e la natura, attraverso tempi lenti, propri suoni e racconti orali, che hanno ancora oggi la fragranza e la bellezza della semplicità del tempo passato….ma nell’età moderna.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori