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23 Aprile 2024 - 07:21
La presentazione del Festival della Valle d’Itria
Sono stati annunciati ieri nella tradizionale conferenza stampa presso il Teatro Piccolo di Milano, i titoli, i cast e le date delle opere che segneranno la 50ª edizione del Festival della Valle d’Itria.
A darne notizia ai mezzi di informazione Michele Punzi, Presidente della Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca e Sebastian F. Schwarz, direttore artistico del Festival della Valle d’Itria alla preenza del sindaco di Martina Franca Gianfranco Palmisano. Norma di Vincenzo Bellini, Aladino e la lampada magica di Nino Rota e Ariodante di Georg Friedrich Händel saranno le tre opere principali della stagione che segna quest’anno il mezzo secolo del Festival, manifestazione che costituisce patrimonio prezioso ed eccellenza della cultura italiana nel mondo, sempre più aperta a un pubblico internazionale, attento e curioso. Le tre opere proposte abbracciano tre diversi stili musicali, dal belcanto al barocco fino al Novecento, abbracciando un arco temporale di oltre due secoli.
Il Palazzo Ducale di Martina Franca
L’edizione del 2024, firmata dal direttore artistico Sebastian F. Schwarz e organizzata dalla Fondazione Paolo Grassi, vede un calendario fitto di appuntamenti che si snoderà in 21 giorni, dal 17 luglio al 6 agosto. Vi sarà poi un caposaldo della musica sinfornica che è la Nona di Beethoven. “Più che mai, nella presente edizione – ha detto Sebastian F. Schwarz – il festival si rivolge a un pubblico vasto e diverso: agli amanti dell’opera barocca, quanto ai melomani che apprezzano il grande repertorio del Belcanto, alle famiglie intere per una favola da Mille e una notte o a chi vuole ricordare il bicentenario della sinfonia più famosa della storia della musica, come la Nona di Beethoven.
LE OPERE
Per scendere nel dettaglio il Festival si inaugurerà mercoledì 17 luglio nel cortile del Palazzo Ducale con una nuova produzione della Norma di Vincenzo Bellini, sul podio Fabio Luisi, direttore musicale del Festival, fra le bacchette più autorevoli nel panorama musicale internazionale (repliche 21, 28 luglio e 2 agosto, ore 21).
A essere rappresentata sarà l’edizione critica di Casa Ricordi, con i ruoli di Norma e Adalgisa affidati a due soprani, riportando l’esecuzione all’originale volontà del compositore. A comporre il cast i soprani Jacquelyn Wagner (Norma) e Valentina Farcas (Adalgisa), il tenore Airam Hernandez nel ruolo di Pollione, il basso Simon Lim, nel ruolo di Oroveso Clotilde il mezzosoprano Saori Sugiyama, Flavio il tenore Zachary McCulloch La regia è affidata alla tedesca Nicola Raab, dalla consolidata esperienza internazionale in campo lirico, scene e costumi di Leila Fteita, già premio Abbiati 2022 per l’allestimento de Il Giocatore alla 48ª edizione del Festival. L’opera, coprodotta con la Fondazione Petruzzelli di Bari, vedrà protagonista l’Orchestra del teatro barese e il suo Coro. Seconda opera in cartellone Aladino e la lampada magica, fiaba lirica del 1968, il 27 luglio (repliche il 30 luglio, 1 e 4 agosto, ore 21) a Palazzo Ducale, un omaggio del Festival a Nino Rota compositore che scelse la Puglia come terra d’adozione, e di cui il Festival ha già allestito nelle edizioni passate Il cappello di paglia e Napoli Milionaria.
Sul podio Francesco Lanzilotta, direttore fra i più interessanti della sua generazione, apprezzato nei maggiori teatri europei, alla guida dell’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari. La regia sarà dell’argentina Rita Cosentino, artista presente nei principali palcoscenici teatrali, con una particolare attenzione al pubblico dei più giovani, scene e costumi di Leila Fteita. Nei ruoli principali il tenore Marco Ciaponi (Aladino), il soprano Claudia Urru (La Principessa Badr-al-Budùr), il basso Marco Filippo Romano (Mago e Re) e il baritono Alexandr Ilvakhin (Il genio dell’anello). A loro si affianca il Coro di voci bianche della Fondazione Paolo Grassi (direttore Angela Lacarbonara), nato da un progetto che coinvolge le scuole del territorio, ulteriore occasione per avvicinare i ragazzi al mondo della lirica e alla realtà del Festival. Terza opera in cartellone dal sapore squisitamente barocco, di raro ascolto e di grande bellezza, sarà Ariodante (1735) di Georg Friedrich Händel, per celebrare i 550 anni della nascita di Ludovico Ariosto, il cui Orlando furioso è fonte di ispirazione dell’opera handeliana. Questa volta le rappresentazioni si terranno al Teatro Verdi il 22 luglio (repliche il 25 e 29 luglio, ore 21), l’ensemble Modo Antiquo diretto dal suo fondatore Federico Maria Sardelli (al terzo e ultimo anno di residenza artistica al Festival), e alcuni fra i migliori interpreti specializzati in questo repertorio: Cecilia Molinari (Ariodante), Teresa Iervolino (Polinesso), Francesca Lombardi Mazzulli (Ginevra), Biagio Pizzuti (Re di Scozia), Theodora Raftis (Dalinda), Manuel Amati (Lurcanio), Manuel Caputo (Odoardo). Regia, scene e costumi sono del consolidato team artistico Torsten Fischer (regia), Herbert Schäfer (drammaturgia e scenografia) e Vasilis Triantafillopoulos (costumi). Infine l’attesissimo concerto sinfonico il 3 agosto (ore 21) a Palazzo Ducale, con l’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari diretti da Riccardo Frizza. vedrà protagonista l’esecuzione della imponente Nona Sinfonia di Beethoven a 200 anni dalla composizione, Patrimonio Unesco, capolavoro di tutti i tempi, simbolo di fratellanza, unità, pace, gioia.Voci soliste saranno Jacquelyn Wagner, soprano Miriana Lacarbonara, mezzosoprano Ladislav Elgr, tenore Simon Lim, basso Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari Marco Medved, Maestro del coro.
I CONCERTI E GLI INCONTRI
Il Festival si arricchisce, come di consueto, di un nutrito numero di concerti di musica da camera e liederistica, musica sacra, barocca, sinfonica e incontri con gli artisti, dislocati in alcuni dei luoghi più suggestivi del territorio. L’imponente Basilica di San Martino di Martina Franca, “monumento messaggero di cultura di pace” per l’Unesco, ospiterà il 26 luglio (ore 21) il Concerto per lo spirito del complesso barocco Modo Antiquo diretto da Federico Maria Sardelli con musiche di Vivaldi e dello stesso Sardelli. Nell’edizione del 50º tornerà al festival la Banda dell’Esercito Italiano, diretta da Filippo Cangiamila, nel concerto a Palazzo Ducale il 31 luglio (ore 21), con trascrizioni per banda di musiche ben note, da Musorgskij a Morricone. Quattro i concerti della serie il Canto degli ulivi dislocati in alcune fra le più belle masserie del territorio, esempi splendidi di architettura barocca e biglietto da visita privilegiato per la promozione turistica del nostro territorio.
Il Leonardo Trulli Resort a Locorotondo (18 luglio, ore 21) e la Masseria Palesi di Martina Franca (31 luglio, ore 21) ospiteranno le più promettenti voci dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”. Ancora in località Martina Franca, la Masseria Mangiato (20 luglio, ore 21) accoglierà il concerto del mezzosoprano Teresa Iervolino accompagnata al pianoforte da Andrea del Bianco, mentre una quarta masseria (in via di definizione, 5 agosto, ore 21) darà ospitalità al duo formato da Irina Vylegzhanina (violoncello) e Liubov Gromoglasova (pianoforte). Nelle cornici storiche del Chiostro di San Domenico e del Chiostro del Carmine di Martina Franca, tre gli appuntamenti con la serie dei Concerti del sorbetto, il 20, 27 luglio e 3 agosto (ore 17): il pubblico avrà l’occasione di ascoltare giovani e talentuosi interpreti, e degustare, al termine del concerto, un fresco sorbetto.
Il gran finale è poi previsto con il concerto dell’Orchestra della Magna Grecia a Palazzo Ducale il 6 agosto (ore 21) con un concerto Omaggio ai 50 anni del Festival. Da non perdere la serie degli incontri con gli artisti e le presentazioni alle opere, momento fondamentale per la comprensione musicale piena, vere e proprie lezioni di opera, che verranno programmate a ridosso delle prime rappresentazioni. Fra queste già programmata quella con maestro Fabio Luisi il 19 luglio al Chiostro San Domenico (ore 21), che si avvarrà delle giovani voci dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”, accompagnati al pianoforte da Ettore Papadia.
LE NINA’S DRAG QUEENS
Il Festival si aprirà alla prosa, irriverente e ironica, delle Drag Queen, figure eclettiche, personaggi multiformi, vere e proprie maschere post-moderne. La compagnia milanese Nina’s Drag Queens porterà a Martina Francalo spettacolo Il giardino delle ciliegie, al Teatro Verdi il 24 luglio (ore 21). Il regista Francesco Micheli metterà in scena il capolavoro di Cechov, opera teatrale di grande coralità, un affresco femminile vario e affascinante, in una nuova, originale versione, che si avvale delle scene di Clara Storti e Selena Zanrosso, dei costumi di Giada Masi e delle luci di Giulia Pastore.
IL DOCUMENTARIO
L’utopia della Valle, questo il titolo scelto per il documentario del regista Leo Muscato, di Martina Franca, scritto con Massimo Bernardini e Laura Perini, un itinerario visivo che ripercorre la storia di 50 anni di Festival. Prodotto dalla Fondazione Paolo Grassi, il filmato, che verrà proiettato il 23 luglio (ore 21) e in altri momenti del festival. In esso sono state raccolte le voci storiche della Fondazione, nonché i racconti di cantanti, registi, direttori artistici, giornalisti, scrittori e maestranze che hanno visto crescere e prender forma l’idea di un festival unico nel suo genere, nato grazie alla tenacia e alla passione di figure illuminate – Paolo Grassi, Alessandro Caroli e, su tutti, Franco Punzi, anima instancabile del festival per quasi mezzo secolo, di cui il documentario regala una preziosa e commovente testimonianza. La consulenza musicale è di Carla Moreni
LE GIORNATE DI STUDIO
Durante il Festival verranno approfonditi alcuni argomenti di carattere musicologico, con giornate di studio all’Auditorium della Fondazione Paolo Grassi che richiameranno studiosi e musicisti a confronto, grazie anche alla collaborazione con Università italiane e Fondazioni. In occasione di Aladino e la lampada magica, il 27 luglio si terrà Il punto su Nino Rota, giornata realizzata per i 30 anni dell’Associazione Docenti Universitari Italiani di Musica, coordinata da Dinko Fabris, mentre il 29 luglio si discuterà di Comicità e musica nel lungo Settecento, approfondendo un repertorio da sempre caro al Festival della Valle d’Itria, cui si devono, di quel secolo, riscoperte e rarità.
IN ORBITA. IL FESTIVAL TRA PIAZZE E CONTRADE
Fra le ricorrenze del 2024, i 250 anni della nascita di Gaspare Spontini verranno omaggiati con una versione “pocket”, e per un pubblico più giovane, della Vestale, celebre tragédie-lyrique del compositore marchigiano che girerà nelle contrade di Martina Franca nei giorni 9, 11, 13 luglio (ore 21) portando la lirica in luoghi meno usuali. Grazie alla rielaborazione musicale di Gianluca Piombo, la regia e drammaturgia di Lorenzo Giossi, l’opera viene proposta in una versione agile dal titolo C’era una volta… Giulia, la Vestale, con tre cantanti (Sabrina Sanza, Aleksandr Ilvakhin, Davide Zaccherini) e un pianoforte. Lo spettacolo è in coproduzione con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi.
HOPERAPERTA
Dal 21 giugno al 20 agosto, dopo l’esposizione alla Milano Design Week 2024, le Sale nobili di Palazzo Ducale ospiteranno grazie alla nuova partnership fra Fondazione Paolo Grassi e il progetto multidisciplinare HoperAperta, la mostra “Mimesis. Forma Immagine” curata da Patrizia Catalano e Maurizio Barberis. Saranno esposte opere di diversi artisti e architetti italiani e di alcuni laureandi del New York Institute of Tecnology.
Il 50° Festival della Valle d’Itria è organizzato dalla Fondazione Paolo Grassi con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Puglia, Comune di Martina Franca, Puglia Promozione, Provincia di Taranto, Comune di Cisternino in collaborazione con Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”, European Festivals Association, Opera Europa, ItaliaFestival, Cidim. Al termine della conferenza stampa non sono mancate parole di ringraziamento per gli sponsor privati, quale plauso all’imprenditoria privata, che in un momento di stasi economica, continua a credere nel valore della cultura come fattore di crescita del territorio. Sono già in vendita on line i biglietti per tutti gli spettacoli del festival.
Daniele Lo Cascio
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Testata: Buonasera
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