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Le indagini

«Nel barese nessuna compravendita di voti, è solo una suggestione investigativa»

Sandro Cataldo, accompagnato dal suo legale Mario Malcangi, si è sottoposto all'interrogatorio di garanzia davanti al Gip

Avvocati

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Sandro Cataldo, fondatore del movimento politico 'Sud al Centro' attualmente ai domiciliari per accuse di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale, ha respinto le accuse di essere il promotore di un presunto "sistema Sandrino" durante l'interrogatorio di garanzia davanti al Giudice per le indagini preliminari (Gip) del Tribunale di Bari.

Cataldo, difeso dall'avvocato Mario Malcangi, ha negato l'esistenza di un sistema di compravendita di voti, sottolineando che le ipotesi criminose non possono essere ascrivibili a lui nonostante il suo ruolo di coordinatore della campagna elettorale. Malcangi ha attribuito le accuse alla suggestione investigativa e ha respinto specificamente l'accusa di pagamento di 50 euro a voto.

L'avvocato ha chiarito che gli elenchi con i dati degli elettori, al centro delle indagini, sono stati utilizzati per monitorare il territorio nel contesto legittimo di una campagna elettorale, senza intenti illeciti.

Malcangi ha anche affrontato le accuse di Armando Defrancesco, sottolineando che è necessaria una valutazione ponderata sul suo conto, in particolare notando che Defrancesco si è rifiutato di rilasciare dichiarazioni alla Guardia di Finanza.

Infine, l'avvocato ha chiesto l'attenuazione della misura cautelare per Cataldo, esprimendo fiducia nel poter chiarire la situazione nel corso del tempo.

Secondo la Procura di Bari, Cataldo sarebbe coinvolto in un'organizzazione che avrebbe influenzato le elezioni amministrative di diverse città oltre alle elezioni regionali del 2020. Tuttavia, Cataldo ha negato ogni coinvolgimento diretto in attività illecite, sostenendo che la sua posizione all'interno della campagna elettorale fosse esclusivamente di coordinamento, senza alcuna connessione alle attività illegali di cui è accusato.

La difesa continua a sostenere la sua innocenza, respingendo le accuse come il frutto di una suggestione investigativa e sottolineando la necessità di chiarire i fatti nel corso delle indagini. La vicenda resta quindi aperta, con la prospettiva di ulteriori sviluppi nel tempo.

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