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04 Aprile 2024 - 22:08
Il comizio di Michele Laforgia a Bari
BARI - «Per il MoVimento 5 Stelle gli obiettivi della legalità, della trasparenza, del contrasto di qualsiasi forma di corruzione e inquinamento del voto, la lotta ai clan e alle mafie sono premesse indispensabili. Se non ci sono queste premesse, se non ci sono queste garanzie, noi non ci siamo. Per il M5S non ci sono le condizioni per svolgere le primarie a Bari. Serve un nuovo inizio». Lo ha detto a Bari Giuseppe Conte, il leader del Movimento 5 Stelle a pochi minuti dall'inizio del comizio finale di Michele Laforgia uno dei due candidati impegnati nella campagna elettorale per le Primarie del centrosinistra che erano programmate per il 7 aprile.
Parole che sono deflagrate mandando in fibrillazione l'intero centrosinistra pugliese.
Qualche minuto dopo è stato lo stesso Michele Laforgia a rafforzare il concetto: «Non abbiamo deciso niente di diverso da quello che è evidente a tutti. Non ci sono le stesse condizioni che c'erano prima per fare queste Primarie. Chiederemo di sospenderle». E subito dopo il comizio alla presenza sia di Giuseppe Conte che di Nichi Vendola, ecco la frase sibillina sul profilo social di Laforgia: «Sono in campo per un nuovo inizio. Sono in campo per una nuova Primavera. Grazie a tutte e a tutti voi che siete stati in piazza, grazie per l'affetto, grazie Nichi Vendola, grazie Giuseppe Conte».
Insomma, altra benzina sul fuoco, che ha provocato la reazione del Partito democratico pugliese a firma del segretario regionale Domenico De Santis: «Provando ad interpretare una lunga e confusa serie di dichiarazioni ci sembra di essere difronte ad un ritiro unilaterale dalle primarie di Michele Laforgia che segue la analoga decisione del Movimento 5 Stelle. Siamo esterrefatti perché questo incomprensibile sviluppo avviene a 48 ore dall’apertura delle urne. Al popolo del centrosinistra si deve più rispetto. I nostri volontari stavano organizzando i seggi, le schede, le urne presso le sedi prescelte. Noi chiediamo rispetto per la città di Bari, per gli elettori di centrosinistra e diciamo forte e chiaro che nessuno può pensare di dare lezioni di moralità agli altri.
Passa ancora qualche istante e si registra anche la presa di posizione dell'altro candidato alle Primarie, Vito Leccese: «Prendo atto con rammarico delle dichiarazioni di Giuseppe Conte e Michele Laforgia. Le primarie di domenica non erano tra Laforgia e Sandro Cataldo (il marito dell'assessore regionale Anita Maurodinoia, finito ai domiciliari per corruzione elettorale, ndr). Erano tra Laforgia e me, Vito Leccese, che nella mia lunga vita politica ed amministrativa non sono mai stato nemmeno sfiorato da avvisi di garanzia, da indagini o da sospetti di qualsiasi tipo. E per questo non prendo lezioni di legalità da nessuno. Apprendo che il candidato Laforgia chiede di sospendere le primarie a tre giorni dal voto. Io rimango comunque in campo. Discuterò con il Partito Democratico e con le altre forze della coalizione, e come ho sempre fatto, mi rendo ancora una volta disponibile a trovare insieme una soluzione unitaria. Che però non sia figlia di imposizioni, di ultimatum o di improbabili patenti di moralità».
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