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Il caso

«Grottaglie non è una città per anziani»

Il Pd: «Ingiustificati i ritardi per il piano sociale di zona 2022-2024»

La sala consiliare di Grottaglie

La sala consiliare di Grottaglie

GROTTAGLIE - «L’Ambito Territoriale Sociale (ATS) composto da 11 Comuni con Grottaglie Comune capofila ancora non ha approvato il Piano Sociale di Zona 2022-2024. Unico fra i sette Ambiti della provincia di Taranto. Pur sollecitato più volte dalle organizzazioni sindacali ha praticamente disatteso l’impegno a convocare il tavolo di concertazione per la predisposizione del nuovo Piano Sociale di Zona previsto dal Piano Regionale delle Politiche Sociali. Ciò ha costretto i sindacati a denunciare tale inadempienza all’assessorato al welfare della Regione Puglia».

E' quanto denunciano i Consiglieri comunali del Pd di Grottaglie Francesco Donatelli e Ciro Petrarulo.

«Nonostante l’assenza del Piano - proseguono -, il 22 marzo scorso il Consiglio Comunale è stato chiamato a modificare la “Convenzione per la gestione associata delle funzioni e dei servizi socio assistenziali e socio sanitari”. In tale occasione abbiamo assistito al classico scaricabarile da parte del Sindaco negando, tra l’altro, il mancato coinvolgimento dei sindacati.

 Sono del tutto evidenti le ricadute sociali sul territorio che limitano di fatto le funzioni sui servizi socio assistenziali e socio sanitari le cui conseguenze si scaricano sulle fasce più deboli della popolazione.

Su questo argomento il gruppo consiliare del PD nei mesi scorsi ha presentato due interpellanze al Sindaco. Con tali interpellanze, oltre a denunciare i ritardi per l’approvazione del Piano Sociale di Zona 2022-2024, si chiedeva anche la riapertura del Centro Aperto Polivalente per Anziani (CAP) punto di riferimento e fiore all’occhiello delle passate amministrazioni comunali. Una efficiente sede di socializzazione e di aggregazione di anziani con diverse esperienze di vita di varie estrazione sociale che quotidianamente si incontravano per tante attività di svago oltre a dibattiti con istituzioni ed associazioni sui diversi aspetti della società.

L’amministrazione comunale ha motivato il rifiuto a causa di ristrettezze economiche e per la mancanza di una struttura comunale in cui  ubicarlo. Ma il gruppo PD aveva suggerito, per quanto riguarda le risorse finanziarie, di utilizzare parte delle entrate rinvenienti dal canone concessorio annuale di 157.500 euro previsto dalla convenzione per la concessione ad un privato della struttura “San Francesco de Geronimo“ e della gestione della R.S.A. e dai previsti finanziamenti regionali. Per ciò che riguarda la struttura del possibile Centro Aperto Polivalente per Anziani, abbiamo suggerito di cogliere l’occasione che si è presentata con l’Avviso Pubblico della Regione Puglia, InteR.SS.eca, che prevedeva un contributo fino a tre milioni di euro per la ristrutturazione di strutture esistenti o per nuove strutture e forniture di beni e/o servizi tecnici. Anche perché, per quanto riguarda una struttura di proprietà comunale, avevamo suggerito l’utilizzo dell’immobile ex Scuola Archimede.

Purtroppo i nostri suggerimenti sono rimasti inascoltati».

 

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