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L'intervento

Azione e Pri: «Un Patto Repubblicano per Taranto e per l’ Italia»

A distanza di trent’anni dal referendum promosso da Mario Segni con il quale si apriva la stagione della II Repubblica

Parlamento

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«A distanza di trent’anni dal referendum promosso da Mario Segni con il quale si apriva la stagione della II Repubblica è possibile effettuare una analisi asettica della situazione italiana? Liberi da vincoli di natura intellettuale dobbiamo limitarci ad analizzare i dati. Ed i dati in nostro possesso sono impietosi perché l’Italia è crollata in tutti i settori».

Così Alessandro De Stefano, Segretario del Partito Repubblicano Italiano – sezione di Taranto e Azione -Patto Repubblicano - Taranto.

«La scuola, l’istruzione ed il livello medio di cultura - scrive - presto convergeranno verso quello dei paesi del terzo mondo, discostandosi dalle medie europee e facendo dell’Italia il terzo paese più ignorante del continente.

I salari hanno perso il 2% rispetto alla Francia o alla Germania, il divario tra Nord e Sud è aumentato, mentre il rapporto tra debito pubblico e PIL è cresciuto di 20 punti percentuali.

Sotto la spinta della lottizzazione politica la sanità pubblica è andata allo sfascio, ci mancano medici e gli infermieri ma spesso necessitiamo anche di strutture idonee oltre che tecnologicamente avanzate.

Il sistema pensionistico è al collasso a causa dell’invecchiamento della popolazione e  alla crescente denatalità.

Questi dati impietosi non sono di destra o di sinistra ma sono semplicemente dati e sono consultabili da tutti basta ricercarli sul web o leggere le riviste specializzate.

Arrivati a questo punto si può anche decidere di continuare ad occuparci dello sguardo temibile di Giorgia Meloni o delle giacche del segretario del PD, oppure possiamo baloccarci con i bonus e gli slogan dei pentastellati ( avendo archiviato già l’ epoca dei banchi a rotelle o le peripezie linguistiche di Luigi Di Maio), ma sarebbe come l’ orchestra del Titanic che suona mentre la nave affonda.

Se ci teniamo alla nostra nazione in quanto luogo in cui viviamo con i nostri figli e i nostri cari,  abbiamo il dovere di scrivere che abbiamo fallito ( tutti insieme) e che questa II Repubblica, fatta di me contro te, di maggioritario da Ultras ci sta portando a morte certa.

Occorre un cambiamento.

Ma le vere rivoluzioni partono dal basso, dalle piazze!

Occorre che gli Italiani riscoprano il senso di essere cittadini di una Repubblica, comprendendo che solo partecipando alla vita politica del proprio paese si può aprire una nuova stagione.

Per questo motivo, complice la visione comune, tra i due soggetti politici promotori: Azione di Carlo Calenda e il Partito Repubblicano Italiano di Corrado De Rinaldis Saponaro è stato deciso di dar vita ad una federazione denominata Azione-PATTO REPUBBLICANO che vuole essere la casa di quella voce liberale e democratica oltre che riformista che non ha più spazio nella vita politica italiana.

Azione e Partito Repubblicano Italiano hanno importanti convergenze programmatiche: dalla politica estera, alle politiche Europee, alle riforme costituzionali, alla riforma sull’autonomia differenziata, alle proposte sulla giustizia, alle politiche per la sanità, alle politiche economiche e di bilancio, alle proposte per la scuola e l’università finalizzate alla valorizzazione del merito, alle politiche industriali e del mercato sempre più aperto alla concorrenza ed alla transizione energetica.

Il Patto Repubblicano si propone il superamento dell’attuale schema bipolare a favore di un sistema politico capace di coniugare la necessaria governabilità con la rappresentatività delle diverse entità politiche presenti nel Paese al fine di traghettare la nostra Italia e la nostra città nella III Repubblica».

 

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