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L'emergenza

Le cifre shock sui morti e sui feriti. Il triste record di Taranto

Le stime dell’Aci e dell’Istat per gli incidenti stradali in Italia e quelli di Asset-Cremss per la Puglia

Tre morti e due feriti in un tragico incidente nella notte sulla Massafra-Mottola - foto Francesco Manfuso

Un drammatico incidente stradale - archivio

Una lunga scia di lutti. Negli ultimi mesi sulle strade di Taranto e provincia si è consumata una vera e propria mattanza. Scorrendo l’archivio delle cronache ci si accorge quanto sia dolorosa la conta dei morti e dei feriti. A settembre dello scorso anno un 51enne di Francavilla perse la vita andando a schiantarsi con la sua motocicletta sulla strada dell’Orimini, tra Martina Franca e Taranto, una strada pericolosa ma che si è costretti a percorrere di ritorno da Martina perché da anni non vengono completati i lavori sulla statale dei trulli 172, un eterno cantiere in piedi dal 2018.

A novembre la strage sulla statale 100, sempre all’altezza di Mottola: morirono tre militari dell’esercito, tutti della provincia di Taranto, e un 60enne barese. La vigilia di Natale fu invece funestata dalla morte di due giovanissimi nelle vicinanze del centro commerciale Porte dello Jonio, in via Michele Pierri: a perdere la vita, dopo una carambola con altre auto, furono una ragazza di 22anni e un ragazzo di 25 anni che viaggiavano a bordo di una Bmw. Il 4 febbraio un altro sconcertante incidente causato dall’attraversamento della strada da parte di un cinghiale: a perdere la vita una donna di 48 anni che con la sua auto era andata a sbattere contro un camioncino che, appunto, aveva investito un cinghiale su un tratto di strada completamente buio tra Ginosa e Ginosa Marina.

Il 25 febbraio la sorte si accanisce contro altri due giovanissimi: Matteo Buccoliero e Matilde Chionna, due ragazzi nel fiore degli anni, lui di Sava, lei di Latiano, rimasti vittime di un incidente poco fuori la provincia di Taranto, nei pressi di Mesagne. Marzo il mese più tragico: giorno 7 sulla statale 7 alle porte di Massafra, a perdere la vita è stato un militare 52enne di Turi. Il giorno dopo un tragico schianto fra Tramontone e Taranto a seguito del quale alcuni giorni dopo morirà la giovanissima Sharon Bonillo, di appena 19 anni. Altre tre ragazze restano ferite. Domenica scorsa l’ultima tragedia in ordine di tempo con i tre ragazzi morti sempre sulla statale 100. Quindici morti in pochissinmi mesi e qualcosa potrebbe persino essere sfuggito a questa dolorosa conta dei lutti.

I DATI SUGLI INCIDENTI IN ITALIA
Le terribili cifre sugli incidenti in Italia sono riportati dal rapporto stilato da Aci e Istat. Le stime preliminari ACI-ISTAT - relative ai primi sei mesi del 2023 – fannmo registrare, rispetto allo stesso periodo del 2022, una diminuzione molto limitata del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (79.124; -1,0%) e dei feriti (106.493; -0,9%); per le vittime entro il trentesimo giorno il calo è leggermente più marcato (1.384, -2,5%). Nel confronto con i primi sei mesi del 2019 (anno di riferimento per il decennio 2021- 2030 per la sicurezza stradale) si rileva ancora un calo di incidenti stradali (-5,4%), feriti (-9,0%) e deceduti (-9,8%).

Nel confronto con il primo semestre 2022, sono in calo soprattutto le vittime sulle autostrade (-9,7%), seguono le strade extraurbane (-3,3%) e le strade urbane (-0,1%). Rispetto ai primi sei mesi del 2019, nel primo semestre 2023 le vittime diminuiscono in misura significativa, ancora, sulle autostrade (-24,1%) mentre sulle strade urbane ed extraurbane il calo è stimato pari, rispettivamente, al 7% e 9%. Per il decennio 2021- 2030 gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono il dimezzamento del numero di vittime e di feriti gravi entro il 2030, rispetto all’anno di benchmark (fissato al 2019). Sebbene si registri una diminuzione delle vittime della strada nei primi sei mesi del 2023, si stima, dai primi dati raccolti, un nuovo aumento nella seconda parte dell’anno. Il percorso verso il raggiungimento degli obiettivi per la sicurezza stradale presenta, quindi, ancora molti ostacoli.

I DATI IN PUGLIA
Per la prima volta rispetto agli anni del Covid (2021-22) gli incidenti stradali in Puglia non registrano aumenti. La tendenza emerge dai dati provvisori trasmessi all’Asset - Servizio Cremss - dalle Forze dell’ordine relativi al primo semestre 2023, in cui si sono registrati 4.344 sinistri con lesione di cui 82 mortali (di cui 8 plurimortali) che hanno provocato il decesso di 95 persone e il ferimento di altre 6.579. Rispetto al primo semestre 2022 si tratta in pratica dello stesso numero di incidenti (1 in più) con un incremento del 3,9% per il numero di feriti. Il numero degli incidenti mortali è diminuito del 3,5% mentre il numero di morti è aumentato di una unità. Nel primo semestre 2023 il 73% dei sinistri ha coinvolto due o più veicoli che hanno causato il 54% dei decessi e il 78% dei feriti; il 17% degli incidenti ha coinvolto un solo veicolo (fuoriuscita) provocando il 40% dei morti e il 15% dei feriti; il 10% dei sinistri ha coinvolto i pedoni registrando il 6% dei morti e il 7% dei feriti.

Il maggior numero di morti si è registrato nella Città metropolitana di Bari con il 29%, seguita dalla provincia di Foggia e dalla provincia di Taranto con il 22%. Rispetto allo stesso periodo del 2022, si è registrato un incremento dei sinistri pari al 3,0% nella città metropolitana di Bari, del 2,6% nella provincia di Taranto e dello 0,9% nella provincia di Foggia; si registrano decrementi di incidentalità stradale nella provincia di BAT (-8,8%), Lecce (-3,6%) e Brindisi (-0,4%). In particolare il comune di Bari ha registrato 732 sinistri, Taranto 293, Lecce 235, Foggia 186, Brindisi 144, Barletta 133, Cerignola 74, San Severo 73, Monopoli 69, Trani 68, Bitonto 64, Andria 63 e Altamura 61. Il maggior numero di sinistri mortali è stato registrato nel comune di Taranto con 5 sinistri e 5 morti, seguita da Laterza con 4 sinistri e 6 morti, Cerignola e Nardò 4 sinistri e 4 morti, Bari e Foggia con 3 sinistri e 3 morti.

Il 71% dei sinistri è avvenuto all’interno dei centri abitati e sono stati registrati il 25% dei decessi e il 67% dei feriti; in ambito extraurbano è avvenuto il 29% dei sinistri, il 75% dei decessi e il 33% dei feriti. Le strade provinciali sono la tipologia più a rischio: hanno registrato il 43% dei sinistri mortali e il 46% dei decessi (solo qui 5 incidenti plurimortali hanno causato la perdita di 14 persone); le strade statali hanno registrato il 23% dei sinistri mortali e il 22% dei decessi; sulle strade urbane si sono concentrati il 26% degli incidenti mortali ed il 22% dei morti. Quanto alle provinciali più pericolose, nella provincia di Taranto la SP ex580 ha registrato 3 sinistri di cui un mortale. Per quel che riguarda invece le statali, nella provincia di Foggia la SS 16 ha registrato 25 sinistri di cui 2 incidenti mortali, la SS 89 ha registrato 10 sinistri di cui 1 mortale, la SS 673 ha visto 6 incidenti, e 5 sinistri di cui 2 mortali la SS 90; nella città metropolitana è la SS 16 ad aver segnalato il maggior numero di incidenti con 100 sinistri, 1 morto e 180 feriti seguita dalla SS 96 (21 sinistri, 1 morto e 62 feriti), la SS 100 (20 sinistri, 1 morto e 43 feriti) e la SS 172 (14 sinistri). Nella provincia di Taranto si è segnalata la SS 7 con 48 sinistri di cui 4 mortali che hanno provocato 6 morti e 62 feriti e la 106 con 11 incidenti e 15 feriti.

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