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Il fatto
14 Marzo 2024 - 07:23
Un canile - archivio
SAN GIORGIO JONICO - Lo scorso 1 marzo, i consiglieri comunali di Fratelli D’Italia, Roberto Russo (medico veterinario) e Anna Carmen Carabotto (avvocato) accompagnati dal Comandante della Polizia locale, Miriana Carparelli, si sono recati presso il canile sanitario e rifugio del Comune di San Giorgio Jonico.
«L’obiettivo del sopralluogo era duplice: verificare le condizioni della struttura ed il benessere degli animali presenti nella stessa, in particolare se vengono rispettate le disposizioni presenti nel regolamento Regionale del 19 dicembre 2023 n. 14 (norme sul controllo del randagismo, anagrafe canina e protezione degli animali d’affezione); acquisire informazioni per capire se le condizioni economiche proposte nell’avviso Pubblico di indagine di mercato dello scorso 16 gennaio (servizio di gestione del canile Sanitario e rifugio del Comune di San Giorgio Ionico) fossero idonee alle esigenze di tale struttura. Dal sopralluogo - si legge in una nota - è emerso che gli animali sono in ottime condizioni, grazie all’instancabile operato delle volontarie presenti nella struttura, ma purtroppo le condizioni strutturali e alcune fondamentali prescrizioni del regolamento regionale non sono rispettate. In particolare, il sistema di videosorveglianza esterno non è funzionante mentre quello interno è inesistente, le tettoie dei box della zona del canile sanitario dove sono “stallati” circa 20 cani sono oramai ammalorate dal tempo e quando piove permettono all’acqua di penetrare e non svolgono la loro funzione di protezione degli animali dalla pioggia.
Questione ancor più grave riguarda la zona rifugio con all’interno circa 30 cani, dove i box, se così possono essere definiti sono null’altro che cucce di legno ormai marcite dal tempo, assolutamente non idonee a proteggere gli animali dal caldo e dal freddo, e la pavimentazione è composta da terra. In caso di pioggia, quindi, si crea un vero e proprio un pantano». Secondo il consigliere Russo «è evidente che negli ultimi dieci anni, da quando furono fatti i lavori nel 2016, amministrazione dell’attuale sindaco Mino Fabbiano, non è stato fatto nulla per preservare il benessere dei cani presenti nel canile. Ml viene quasi da pensare che il sindaco e il precedente comandante, visto che l’attuale è da pochi mesi in carica e non ha responsabilità in tal senso, non siano mai venuti a visionare le condizioni della zona rifugio del canile, altrimenti sarebbe inspiegabile quello che abbiamo visto. Un plauso ai volontari, che nonostante le condizioni nelle quali debbano svolgere le loro mansioni, permettono ai nostri cari amici a quattro zampe di vivere dignitosamente».
Altra criticità evidenziata dal consigliere Carabotto è quella che riguarda la manifestazione di interesse presentatata a gennaio «la cifra proposta a chi dovrà prendere in gestione la struttura è troppo bassa e si rischia che possano intrufolarsi soggetti interessati solo all’aspetto economico della gestione, trascurando il benessere degli animali». A tal proposito Russo aggiunge che «il rischio di infiltrazioni malavitose non sarebbe da escludere».
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