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L'intervento
12 Marzo 2024 - 07:48
Cosimo Borraccino
«Non esiste piu vergogna per Rinaldo Melucci, un uomo che ha rinnegato più volte la sua parte politica che lo ha eletto sindaco al Comune di Taranto 2 volte e Presidente della provincia. Con una disinvoltura unica, tratta con Luigi Abbate, “un meluccino, ben pasciuto, al guinzaglio del suo nuovo padrone politico" baciandosi pubblicamente alla Fiera del Mare».
Così Cosimo Borraccino, Consigliere del Presidente della Regione Puglia per l’attuazione del Piano Taranto.
«Sempre Melucci, a distanza di poco tempo - prosegue Borraccino -, non disdegna il voto a favore nel consiglio provinciale da parte del rappresentante di Forza Italia. E così mentre Taranto sprofonda, sanzionata anche dall’antitrust per il servizio di raccolta di rifiuti e per le relative tariffe, il sindaco di Taranto continua a farsi sostenere con numeri risicati da “maggioranze Arlecchino” in provincia e al comune.
Oggi si è raggiunta l’apoteosi del trasformismo politico: in consiglio comunale ancora una volta il consigliere Abbate ha salvato l’amministrazione votando insieme alla maggioranza, ed il suo voto è stato decisivo, per salvare Giampiero Mancarelli alla presidenza dell’ex AMIU sulla mozione presentata dal consigliere Liviano. Saremo curiosi di vedere adesso come Abbate giustificherà questo ennesimo salvataggio che grida vendetta per la coerenza politica stracciata.
Ecco perché continuiamo ad affermare che l’amministrazione comunale di Taranto è nelle mani di Abbate, delle sue bizze e dei suoi continui cambi d’umore: prima censore impietoso di Melucci poi alleato fedele… Ci chiediamo: esiste una regia politica dietro tutto ciò? O c’è il tentativo dei poteri forti di mettere le mani sulla città? Ricordo intanto che su Taranto, nei prossimi tre anni si dovranno spendere 1 miliardo e 700 milioni di euro di investimenti pubblici che fanno, della nostra città, la stazione appaltante più grande dell’Italia meridionale. E così mentre Melucci è intento a raccattare personaggi politici come Abbate “folgorati” sulla via di palazzo di città e sigla in Provincia accordi politici ad personam col consigliere di Forza Italia, lascia la città in braga di tela.
Infatti si dimentica (??!!) di costituirsi al TAR sul COMPARTO32, si disinteressa dell’indotto ex Ilva a differenza da quanto fatto dal presidente della regione Puglia, ignora i problemi dei lavoratori portuali ex Tct ancora una volta invece attenzionati dal presidente Emiliano con un accordo siglato con l’autorità portuale, compie sviste clamorose sulla vicenda dello stadio, subisce passivamente, senza colpo ferire, il passo indietro fatto dal gruppo Ferretti che avrebbe assicurato centinaio di posti di lavoro e così via, tutto ciò come se non gli interessasse!
Ci chiediamo, a questo punto, il motivo per il quale, con tanto affanno, continui a barcamenarsi per mantenere le poltrone di sindaco e di presidente della provincia, difficilmente pensiamo che lo possa fare per l’interesse della comunità, piu probabilmente per la sua gloria e per il suo smisurato ego.
Come Partito Democratico, con le forze progressiste continuiamo a chiedere a vivavoce le sue dimissioni e lotteremo per liberare Taranto da una cappa di cattiva gestione della cosa pubblica e da un odioso mercimonio di potere».
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