Cerca

Cerca

Il caso

«L'Amiu ha onorato il prestito ponte, chi afferma il contrario denuncia la sua incompetenza»

La vicenda di Kyma Ambiente nella posizione dell'amministrazione comunale

I mezzi Amiu

I mezzi Amiu

«Rispetto alle odierne dichiarazioni di alcune forze politiche, rappresentate in Consiglio Comunale, dobbiamo registrare il dispiacere di aver avuto accanto, per mesi, amministratori a corto di competenze».
È quanto si legge nella nota diffusa da Palazzo di città a nome di non meglio identificati gruppi di maggioranza.
«Ce ne rammarichiamo, per il passato - prosegue la nota -, ma ci rallegriamo di poter scrivere oggi una storia diversa, fatta invece di competenze. Che sono quelle che stiamo investendo nel risanamento di Kyma Ambiente e nella generale rimodulazione di tutto il sistema delle nostre partecipate.
Perché sosteniamo che quanto dichiarato oggi da questi ex compagni di viaggio sia sbagliato? Perché il prestito ponte del quale parlano, dicendo che “difficilmente potrà essere restituito”, è già stato saldato completamente a dicembre 2023! Le rate erano decurtate direttamente dal canone mensile versato dal Comune per il servizio, come indicato nella delibera di consiglio che tutti loro hanno votato (evidentemente senza comprenderla…).
Che dire, poi, della “meraviglia” scaturita dall’applicazione di una norma di comune conoscenza, per chiunque abbia dimestichezza con appalti e contratti pubblici (e loro dovrebbero averla…)? Parliamo del potere sostitutivo cristallizzato nell’art. 11, comma 6, del decreto legislativo 36/2023, meglio noto come nuovo Codice degli Appalti: nulla di strano o inconsueto, è già accaduto che fosse applicato a tutela dei lavoratori, senza che nessuno se ne scandalizzasse. Il Durc di Kyma Ambiente, peraltro, scontando una pregressa situazione di incertezza che il management sta recuperando e onorando, con grande impegno e competenza (loro sì che ce l’hanno…), è passibile di queste oscillazioni.
Rispetto al resto delle osservazioni consegnate alla pubblica opinione, poi, preferiamo sorvolare velocemente: se si sta scrivendo un nuovo contratto di servizio, la cui definizione è prevista nei prossimi mesi, è ovvio che tutta una serie di servizi da riprendere o integrare venga inglobata in quel percorso e rinviata. Ma siamo certi che, nel frattempo, Kyma Ambiente saprà operare con criterio, come ha fatto con gli annunciati licenziamenti degli inidonei, che in una decina di casi si sono trasformati in personale da destinare ai servizi.
Precisato che le retribuzioni dei dipendenti non sono state a rischio, pare opportuno invitare  chi agita “fantasmi” dai nomi evocativi, come privatizzazione, a pensare piuttosto alla responsabilità che dovrebbe avere nel comunicare ai cittadini la necessità di rispettare il decoro e le regole, nel farsi parte diligente in quella battaglia di civiltà che ogni giorno viene compiuta da Kyma Ambiente per salvaguardare l’igiene urbana.
Ma sarebbe troppo difficile, servirebbero competenze civiche che non appartengono a chi, invece, è abituato alla polemica di bassa qualità».
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori