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Il caso

Grottaglie, quel monumento non si tocca!

La querelle sui lavori in corso e sull'opera dell'architetto Piacentini. L'ex sindaco Bagnardi: «Non si può cancellare la memoria civica»

Grottaglie, i lavori intorno al monumento ai caduti

Grottaglie, i lavori intorno al monumento ai caduti

A Grottaglie, è ormai frenesia PNRR, tanti sono i cantieri edili così finanziati e aperti tutti insieme, in ogni via e in ogni zona.

Tutte le mattine a Grottaglie, uscire da casa per andare dove si deve andare, genera la psicosi del "labirinto" (paura dello smarrimento) e induce alla ludopatia del "Monopoli" (tirare il dado della sorte per guadagnare tempo e risparmiare strada), perché i percorsi si aprono e si chiudono, si stringono e si allargano a sorpresa e di continuo, come nei racconti di Harry Potter.

In questa surreale e topica atmosfera di vita quotidiana, si è inserita adesso anche la contesa urbanistica, civica, storica, culturale e politica delle opere da realizzare, attorno al locale "Monumento ai Caduti", contestualmente a un complicato rifacimento viario, anch'esso finanziato dal PNRR, proprio all'ingresso della Città.

E appunto sulla questione del Monumento, si sono schierate fazioni opposte di amministratori e cittadini intellettuali e benpensanti. I primi sostengono che l'attuale rimaneggiamento dei luoghi migliorerà e valorizzerà l'opera statuaria; i secondi, con varie argomentazioni e documentazioni, ne temono invece addirittura lo sfregio.

Qualche giorno fa, all'avvio della demolizione delle mura di cinta e delle cancellate, l'ex Sindaco di Grottaglie, Raffaele Bagnardi, per primo, ha espresso le sue perplessità e ha invitato alla cautela. Bagnardi, citando con emozione il motto latino, che si legge sull'esedra del Monumento: "Patria veluti mater heroas summa tuetur pietate" (La Patria come una madre protegge i suoi eroi con infinita cura), ha quasi ammonito: «Ogni minimo spazio fisico eventualmente e inopinatamente modificato o tolto a quel monumento potrebbe cancellare un tratto comunque importante di memoria civica e potrebbe significare una mancanza di rispetto al ricordo di tutti i nomi che lì, per nostra storia e cultura, sono stati iscritti, citati e sempre onorati».

Al momento, dopo il sopralluogo del 1° marzo, a dirimere l'intricata vertenza sarà la Soprintendenza ai beni culturali. Proprio l'1 marzo si è costituito il gruppo di cittadini a tutela del Monumento, opera dell'architetto Marcello Piacentini e del professor Sergio Sportelli. Il gruppo chiede la sospensione cautelare dei lavori e che l'opera venga dichiarata di "interesse culturale" ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio. Ora la parola passa alla Soprintendenza.

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