GROTTAGLIE - Una importante sentenza arriva sulla vicenda che sta tartassando i proprietari del terreni dei Comparti C di Grottaglie. La Commissione Tributaria Provinciale dichiara che il valore dei terreni è quello stabilito dalla perizia dell’Agenzia delle Entrate, contrariamente a quanto affermato dall’amministrazione di Grottaglie che ne disconosce il parere dell’agenzia delle entrate attribuendo ai terreni quattro volte il loro vaalore. Ma ancora una volta l’amministrazione presenta appello verso la Commissione Tributaria Regionale e in Cassazione . Tra l’altro secondo la lista “Energie per Grottaglie” guidata da Ciro Marseglia, lo fa affidando l’incarico sempre allo stesso legale. “Ripercorrendo gli atti amministrativi - dice Marseglia- si scopre che il problema della tassazione delle aree edificabili questa amministrazione lo ha già affrontato. In tempi non sospetti, prima ancora che scoppiasse la bagarre della perizia dell’Agenzia delle Entrate ed avendo ben chiare le idee su cosa fare.Il Consiglio Comunale, quindi la massima assise cittadina composta sia da consiglieri di maggioranza che di minoranza, approva in data 22.09.2017 la delibera n. 99 “ Approvazione Strategia Integrata di Sviluppo Urbano Sostenibile ( SISUS ) “, votata, a parte tre astensioni di consiglieri di minoranza, dall’intero consiglio comunale ( maggioranza ed opposizione ). Cosa è la SISUS? E’ un documento con il quale l’Amministrazione Comunale espone la strategia per la rigenerazione urbana ovvero i criteri per la rivitalizzazione sociale, economica e urbanistica di pezzi di città già esistenti, propedeutico all’acquisizione di finanziamenti regionali. Ciro Marseglia ricord che ”l’Amministrazione Comunale, decide di “ rigenerare “ la fascia di territorio che va dalla gravina del Fullonese alla gravina di San Biagio con epicentro il Centro Storico, scelta più che condivisibile, ed elabora azioni e interventi per una concreta attuazione di detta rigenerazione. Tra le varie strategie la SISUS riporta quanto segue: “la SISUS proponendosi di riqualificare i quartieri storici sposta l’attenzione delle trasformazioni urbane dall’espansione nelle zone periferiche e lontane dal centro e dai suoi servizi, al recupero della funzionalità e delle potenzialità d’uso dei quartieri esistenti evitando ulteriore consumo di suolo disincentivando l’utilizzo delle pur previste aree di espansione del Piano Regolatore Vigente. Tale strategia è in corso di completamento con l’innalzamento dei tributi previsto dal Consiglio Comunale per le aree fabbricabili in zona di espansione e successivamente con le politiche di scoraggiamento dell’utilizzo del residuo edificabile nelle aree di espansione o di conversione con azioni di perequazione urbanistica per interventi di densificazione nella città moderna da eseguirsi in luogo delle espansioni da attuare nel PUG “. Detto molto semplicemente questa amministrazione, già dal 2017 e con un documento votato anche da molti esponenti della minoranza, ha affermato che intende limitare il consumo di suolo mediante l’aumento, quindi non la conferma degli attuali valori dell’IMU sui terreni potenzialmente edificabili bensì l’aumento dell’IMU (per le aree fabbricabili in zona di espansione) e scoraggiare il completamento di quei comparti già parzialmente urbanizzati (politiche di scoraggiamento dell’utilizzo del residuo edificabile nelle aree di espansione ovvero evitate di presentare piani di lottizzazione anche su porzioni residue di aree di espansione”. Secondo Marseglia dunque -“Da un lato l’Amministrazione Comunale ha dichiarato che non abbasserà l’IMU, anzi l’aumenterà, e che non attuerà criteri per la creazione dei subcomparti, dall’altro sta lavorando sia su una possibile riduzione dell’IMU sia sui subcomparti; contemporaneamente consiglieri di minoranza che hanno votato la SISUS, chiedono a questa maggioranza di risolvere il problema. Il problema adesso è capire se hanno sbagliato nel 2017 o se stanno solo temporeggiando adesso; chi non sbaglia un colpo è la SOGET che continua a inviare, a raffica, atti di pignoramento. Diverse sono le soluzioni per risolvere il problema: certamente è necessario rifare il PRG (adesso PUG). L’amministrazione Alabrese aveva stanziato 50.000€, a dire il vero, per gli studi propedeutici del PUG; uno dei primi atti della giunta D’Alò è stato quello di destinare questa somma alla redazione del Piano del Traffico da farsi con il Politecnico di Bari (del. GC n. 470/16); ad oggi non abbiamo nè il PUG e neanche il piano del traffico. La giunta D’Alò - conclude Ciro MArseglia- ha chiari gli obiettivi urbanistici, costruiti sull’emergenza sociale delle famiglie del comparto C. Non intende ridurre l’IMU, ma anzi aumentarla per usarla come leva politica per il raggiungimento dei propri programmi. Il tutto fingendo comprensione e condivisione per il disagio degli amministrati. Quello che è già accaduto con l’ospedale, pur di rinsaldare il rapporto con Emiliano ha finto la difesa del nosocomio, di fatto lasciando che la regione lo sopprimesse.”
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