Cerca

Cerca

Crisi amministrativa

Bitetti: sì alla sfiducia a Melucci, ma…

Il presidente del consiglio comunale e la consigliera Fornaro hanno chiarito la loro posizione. Ecco cosa hanno detto

Piero Bitetti e Stefania Fornaro

Piero Bitetti e Stefania Fornaro - Foto Francesco Manfuso

Il presidente del consiglio comunale Piero Bitetti intervistato da Enzo Ferrari - Video Francesco Manfuso

Sì allo scioglimento del consiglio comunale, ma solo se questa eventualità dovesse realizzarsi entro il 24 febbraio, ultima data utile per votare già a giugno ed evitare un lungo periodo di commissariamento. È questa la posizione espressa dal presidente del consiglio comunale Piero Bitetti e dalla consigliera comunale Stefania Fornaro, che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa per chiarire la loro posizione.

“Abbiamo lavorato in queste settimane- ha detto Bitetti - per tentare di riavvicinare le posizioni. Prendiamo atto di non esserci riusciti. Allo stesso modo siamo consapevoli che non si può governare con numeri risicati. La città ha problemi enormi che vanno affrontati con una amministrazione coesa e autorevole. Pertanto, se i quindici consiglieri comunali che hanno dichiarato la propria sfiducia al sindaco non hanno cambiato idea, siamo pronti ad andare con loro dal notaio per rassegnare le dimissioni e provocare lo scioglimento del consiglio comunale. Ma non oltre il 24 febbraio”.

Esclusa ogni possibilità, da parte di Bitetti e Fornaro, di votare in consiglio una nuova mozione di sfiducia perché i tempi tecnici per la discussione in aula andrebbero oltre la data fatidica del 24 febbraio. Una nuova mozione è infatti stata già presentata da Lega e Fratelli d’Italia e un’altra è stata annunciata dal consigliere Luigi Abbate.

Ma se non si dovesse riuscire a raccogliere le firme dal notaio, Bitetti e Fornaro saranno da considerarsi maggioranza o opposizione? Netta la risposta di Bitetti: “A quel punto abbiamo il dovere di lavorare tutti insieme per la città”. La consigliera Fornaro ha ribadito che non si può governare con una maggioranza dove ciascun consigliere si sente il diciassettesimo e quindi determinante per la sopravvivenza dell’amministrazione. Fornaro ha poi confermato di aver rinunciato ad un incarico di assessore che gli era stato offerto dal sindaco Melucci e non ha mancato di sottolineare la sua sofferenza per gli attacchi personali subiti in queste settimane. Attacchi che hanno colpito anche la sua famiglia.

Cosa accadrà ora? Da quel che trapela, le opposizioni non sarebbero unite nel presentare dimissioni contestuali dal notaio. C’è chi preferirebbe proseguire sulla strada della mozione di sfiducia, che però, come visto, scavalcherebbe la data del 24 febbraio. In altre parole, lo scioglimento anticipato sembra allontanarsi. Melucci potrà tirare un sospiro di sollievo. Ma fino a quando potrà durare?

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori