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L'intervento
15 Febbraio 2024 - 07:01
Il cantiere dell'Ospedale San Cataldo
«Che il sindaco Melucci non sapesse dov’è di casa la coerenza è un fatto risaputo, ma che fosse anche in grado di sposare gli argomenti della destra per motivi strumentali e dare un senso alla sua avversione contro la Regione Puglia e contro il Presidente Emiliano, francamente non lo immaginavamo. La scarsa attitudine a capire il sentire popolare porta il sindaco di Taranto a non comprendere che cambiare repentinamente le sue posizioni politiche e ora anche il suo giudizio sulle grandi questioni che riguardano la nostra comunità, come gli investimenti nella sanità jonica, lo rende amministratore privo di affidabilità e credibilità».
Così in una nota congiunta Michele Mazzarano, Enzo Di Gregorio e Cosimo Borraccino.
«Oggi Melucci per fare dispetto ad Emiliano si inventa fustigatore in materia di sanità dimenticando che avendo lui stesso il ruolo di Presidente della conferenza dei sindaci, organo riconosciuto per orientare le scelte delle Aziende Sanitarie Locali, avrebbe potuto in questi anni far giungere alle istituzioni sanitarie il disappunto che oggi ostenta con gravità. Oggi Melucci scende allo stesso livello di quelli che lui qualche settimana fa demonizzava come i “i soliti detrattori all’oscuro di procedure e problemi reali”.
Ci dispiace rammentare a Melucci che a Taranto si sta realizzando il più grande investimento in edilizia ospedaliera del Mezzogiorno, circa 350 milioni complessivi di investimenti in grado di colmare tutte le gravi carenze nell’assistenza clinica e diagnostica e negli standard alberghieri di cui è storicamente caratterizzata la sanità della provincia di Taranto che abbiamo ereditato da Fitto e dai governi regionali di centro destra. Ci dispiace dover ricordare al sindaco di Taranto quanto la Regione si sia spesa per attivare la facoltà di Medicina e il Dipartimento biomedico con l’investimento pluriennale di 52milioni di Euro. Ci dispiace dover ricordare a Melucci che, pur tra tante difficoltà, il nostro sistema sanitario ha vissuto grandi investimenti in tecnologie e che ha visto la realizzazione di piani integrati della medicina del territorio, culminata con l’utilizzo celere ed efficace delle risorse del PNRR per realizzare 17 Ospedali di Comunità nella nostra provincia e 6 Case della comunità per un totale di oltre 150 milioni di € di opere già cantierizzate che allevieranno l’afflusso negli ospedali pubblici.
Ci dispiace dover ricordare ad un sindaco smemorato, che ha deciso di vestire i panni di “novello Masaniello” del malcontento popolare sulle liste d’attesa, che i ritardi e i problemi che lui erroneamente attribuisce alla Regione riguardano invece la cronica carenza di personale medico e gli squilibri nell’attribuzione delle risorse nel Fondo di riparto nazionale». Parole degli esponenti del Pd per i quali «è assolutamente legittimo chiedere maggiore attenzione alla Regione rispetto alle performance della sanità, non è legittimo invece vestire i panni opportunistici dell’oppositore per convenienza politica al solo fine di blandire i suoi nuovi amici nel Governo nazionale e fare a tutti i costi le pulci alla Regione e al presidente Emiliano». Ma bordate a Melucci arrivano anche da destra. «Nella nuova era dell’amministrazione Melucci, la parola d’ordine è sconfessare se stessi» dice infatti il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Gianluca Mongelli.
«Il sindaco scopre oggi, dopo ben 7 anni di governo cittadino, la grave situazione della sanità in città e le eterne promesse sull’apertura del nuovo Ospedale. Oggi che la linea è quella, ipocrita, di prendere le distanze dal Governatore Emiliano, Melucci crede impunemente di rifarsi il trucco, indossando la maschera del sindaco che si smarca dal giogo barese. Nessuno però dimentica il colpevole silenzio quando si stava tristemente aggravando la intollerabile situazione, ormai da terzo mondo, del nostro Pronto Soccorso. Nessuno dimentica le fasce tricolori alle inaugurazioni farlocche, gli abbracci, i pubblici attestati di stima e le promesse elettorali di imminente apertura del nuovo Ospedale San Cataldo. Nessuno calcolo politico dell’ultima ora può cancellare anni di indifferenza, sul delicato tema della sanità a Taranto, per non mettere in crisi l’amato Governatore Emiliano, colpevole di questo disastro, al pari di chi, sindaco e consiglieri di centro sinistra in testa, lo osannava» dichiara ancora Mongelli.
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