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Crisi per il centro per l'impiego di Taranto

La struttura pubblica favorisce l’incontro tra domanda e offerta di lavoro

La sede del Circolo PD Talsano

La sede del Circolo PD Talsano

Duro comunicato di Beniamino Di Cagno, presidente del C.d.A. di Arpal Puglia – l’Agenzia Regionale per le politiche attive - indirizzato al Sindaco Melucci sulla questione dell’immobile da destinare temporaneamente a sede del Centro per l’Impiego  di Taranto, struttura pubblica che favorisce l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e promuove interventi di politica attiva del lavoro.

Questa  opportunità di cercar lavoro nel nostro territorio, caratterizzato da un’alta percentuale di disoccupazione, non può essere più utilizzata perché la sede del CPI non è più idonea ad erogare questo servizio.

Ci sono state anche delle manifestazioni pubbliche per sollecitare la soluzione di questo problema che provoca rilevanti sofferenze  socio-economiche, senza sortire effetti.

In particolare, il comunicato di Di Cagno è molto risentito nei confronti di Melucci perché - si legge nella nota del circolo PD Talsano - "da mesi il Sindaco non è in grado di offrire una sede idonea per le attività del CPI, causando all’ARPAL Puglia un dispendio di risorse economiche e, soprattutto, un  grave danno a tutti coloro che sono in cerca di lavoro. A tal proposito Di Cagno, ricorda a Melucci che la legge impone al Comune di fornire locali necessari ed adeguati per il funzionamento del Centro per l’Impiego (Legge n.56/1987, art.3).

In considerazione dello stato di confusione in cui versa Melucci e la sua amministrazione “abusivamente galleggiante”, vogliamo ricordare che ai sensi dell’art.30 del D.Lgs.33/2013, l’amministrazione  è tenuta a fornire le seguenti informazioni sui beni immobili e sulla gestione del patrimonio immobiliare:

a) le informazioni identificative degli immobili posseduti;

b) le informazioni identificative degli immobili detenuti;

c) le informazioni sui canoni di locazione;

d) le informazioni sui canoni di affitto versati;

e) le informazioni sui canoni di affitto percepiti.

Nel caso in cui non siano posseduti e/o detenuti immobili nonché previsti canoni di locazione o di affitto versati o percepiti, è comunque necessario dare specifica evidenza di tale circostanza.

Il fine della pubblicazione di tali dati è quello di consentire alla collettività di valutare il corretto utilizzo delle risorse pubbliche, anche patrimoniali, nel perseguimento delle funzioni istituzionali.

È opportuno che ai dati sopra indicati vengano dedicate apposite sottosezioni, Patrimonio immobiliare e Canoni di Locazione o affitto (cfr. allegato 1 delibera Anac 1310/2016).

Siamo certi che l’intensa attività amministrativa dell’ “uomo solo al comando” - conclude la nota - saprà trovare anche il tempo per ottemperare a questi obblighi di monitoraggio e di rendicontazione dovuti alla cittadinanza, che pure lo ha eletto anche se in una coalizione politica di segno diverso che già comincia  a dare il meglio di sé".

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