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L'intervento

«Una fabbrica senza prospettiva»

L’associazione Giustizia per Taranto esprime «vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie»

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L'ex Ilva

«Anche cambiando gestore» l’ex Ilva «non avrebbe alcuna prospettiva»: è quanto si legge in una nota di Giustizia per Taranto. L’associazione, nell’esprimere «vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie» evidenzia come, a proprio avvisto, «l’estromissione di Mittal e una nuova partnership dello Stato con un socio privato passando dal commissariamento della fabbrica» non si rivelerà essere una soluzione vera al “caso Taranto”. «Mittal non lascerà campo libero a un proprio concorrente (la conferma arriva dalla sua recente proposta di accordo col Governo): il suo obiettivo è mantenere le mani su AdI per portarla a consunzione e acquisire quote di mercato in altri siti gestiti. In secondo luogo» continua la nota «se anche lo Stato dovesse riuscire nel suo intento, dovrebbe accollarsi tutti gli enormi debiti della fabbrica (scaricandoli su tutti noi) per agevolare l’ingresso di un nuovo socio.

Terza, qualsiasi nuova compagine non potrà che mettere mano a un piano industriale che lascerà a casa quasi la metà dei lavoratori senza risolvere assolutamente i problemi ambientali del territorio. I propositi di “ambientalizzazione”, infatti, consisterebbero nell’installazione di due forni elettrici che andrebbero ad aggiungersi agli altiforni e non a sostituirli (anche se lo fossero sarebbero totalmente insufficienti). Quarta, per arrivare al punto di profitto la fabbrica dovrebbe produrre una quantità di acciaio che non avrebbe collocazione nel mercato e che continuerebbe a ucciderci. Per tutto questo sollecitiamo, ancora una volta, sia i lavoratori stessi che i sindacati che li rappresentano, a riflettere su un programma di più ampio respiro, in grado di unire il fronte della città nella richiesta di bonifiche e riconversione che salvaguardino i redditi e riconvertano la città. Tutto questo si potrebbe fare con meno soldi di quanti se ne stanno spendendo per salvare una fabbrica che, anche cambiando gestore, non avrebbe alcuna prospettiva».

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