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La crisi del Siderurgico
24 Gennaio 2024 - 16:47
Acciaierie d'Italia
«In riferimento ai crediti vantati dalle imprese che le risultano associate Aigi», Acciaierie d’Italia precisa che «l’esposizione corrente per servizi resi nel 2023 è ampiamente inferiore ai dati pubblicati dalle Associazioni di categoria ed è disponibile ad una verifica condivisa». E' quanto si legge in una nota ufficiale di AdI di oggi, mercoledì 24 gennaio. Relativamente ai crediti ceduti dai fornitori a Banca Ifis per l’anticipo degli importi, Acciaierie d’Italia «informa di aver sempre onorato tutte le scadenze mensili nei confronti dell’Istituto finanziario, inclusa quella del 31 dicembre scorso».
Intanto, si è concluso l’incontro tra le organizzazioni sindacali ed i ministri Urso e Calderone proprio in merito alla delicata situazione vissuta dall’indotto ex Ilva.
«Registriamo positivamente come Fim Cisl il fatto che il Governo voglia trovare una soluzione al problema degli ammortizzatori per i dipendenti delle ditte dell’appalto. L’idea che si stia lavorando ad un ammortizzatore unico che possa inglobare tutte le realtà che rientrano nella crisi dell’Ilva è sicuramente un punto positivo» dichiara il segretario nazionale della Fim, Valerio D’Alò.
Valerio D'Alò - Fim Cisl
«Bisognerà però lavorare per rafforzare le tutele per le imprese e per i crediti. Su questo chiederemo al Governo di poter essere ascoltati e spingere affinché si riesca a trovare anche per questi crediti in caso di un’amministrazione straordinaria, come pare si vada palesando una soluzione che non sia un percorso standard ma trovi una soluzione immediata» continua D'Alò. «In questo senso la volontà del Governo di dare una mano alle imprese, intervenendo anche sugli istituti che possano cedere liquidità per far fronte alle necessità delle aziende stesse, sono buon punto di partenza. Continueremo in queste settimane l’interlocuzione con il Governo con l’obiettivo di assicurare a tutti ove necessario gli ammortizzatori sociali e nella minore misura possibile».
L’istituzione di uno specifico “Fondo di sostegno”, ma anche la revisione delle norme per la tutela dei crediti nell’ambito della procedura concorsuale e l’accesso agevolato delle aziende al Fondo di garanzia Pmi, oltre all’estensione in deroga della Cigs per le aziende della filiera. Queste le misure alle quali lavora il governo guidato da Giorgia Meloni con l’obiettivo di offrire adeguate tutele alle imprese dell’indotto ex Ilva. “La prededucibilità dei crediti delle imprese dell’indotto sarà confermata” è quanto spiegato dal Mimit, il Ministero per le Imprese e Made in Italy, dopo l’incontro tematico con i sindacati “eliminando quelle differenziazioni che in passato hanno generato difficoltà interpretative e applicative e provocato discriminazioni all’interno della platea. Per la prededuzione priorità assoluta alle imprese che hanno erogato le proprie prestazioni, senza soluzione di continuità, sino al giorno della decretazione dell’amministrazione straordinaria, contribuendo a garantire la continuità produttiva”.
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