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Politica e armi

“Il Giornale” ricorda la foto di Stefàno

L’ex sindaco di Taranto venne assolto

Festeggiamenti con pistola dell'ex Sindaco Ippazio Stefàno

Festeggiamenti con pistola dell'ex Sindaco Ippazio Stefàno

«La sinistra apre il fuoco contro Fratelli d’Italia. Ma si dimentica del pistolero rosso»: è il titolo de Il Giornale, nell’edizione online di ieri, 3 gennaio, in merito alla vicenda che ruota attorno al deputato di Fratelli d’Italia, Emanuele Pozzolo.

Ed il “pistolero rosso” a cui fa rifermimento l’articolo che porta la firma di Domenico Di Sanzo è Ippazio Stefàno, l’ex sindaco di Taranto. «L’ex cronista Sandro Ruotolo, ora nella segreteria del Pd, ignora la cronaca dei fatti e definisce l’accaduto come una “sparatoria”. Eppure, a rigor di dizionario, la sparatoria è uno “scambio o successione di colpi di più armi da fuoco”. E l’ex cronista mostra la memoria corta perché non ricorda quanto successo a Taranto nel 2012 quando il sindaco uscente, Ippazio Stefàno (Sinistra italiana), si faceva fotografare armato in un evento pubblico. Fu assolto dal giudice monocratico difendendosi dicendo che girava armato perché più volte minacciato. Resta il fatto che quella foto non ha avuto lo stesso rilievo del fatto legato a Pozzolo» si legge, testualmente, nell’articolo de Il Giornale.

Stefàno, ad ogni buon conto, fu assolto anche in appello «perché il fatto non sussiste» dall’accusa di porto d’arma da fuoco in luogo pubblico in relazione a un episodio avvenuto il 21 maggio del 2012, dopo essere già stato assolto in primo grado. Stefàno - in possesso di un regolare porto d’armi - venne fotografato mentre brindava alla sua rielezione a sindaco in un comitato elettorale: dalla cintola dei pantaloni spuntava una pistola calibro 38 special. Da parte sua, come scrive l’agenzia AdnKronos, il deputato Emanuele Pozzolo è indagato nell’ambito delle indagini sull’episodio avvenuto a Rosazza nella notte di Capodanno quando un colpo partito da una pistola da lui regolarmente detenuta, ha ferito il genero di un uomo della scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro.

La procura di Biella, fa sapere in una nota, di aver “proceduto come atto dovuto all’iscrizione del medesimo configurando le incolpazioni provvisorie di lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi”. Pozzolo si è sottoposto all’esame dello stub il primo gennaio. “Al fine di ricostruire compiutamente la dinamica dei fatti, oltre all’escussione a sommarie informazioni delle persone presenti sul posto” le forze dell’ordine intervenute hanno proceduto “all’esecuzione urgente di rilievi tecnici presso i locali della Pro loco di Rosazza e sulla persona di Pozzolo”, precisa la stessa procura di Biella. “L’espletamento di tali attività, aventi natura non intrusiva né restrittiva e/o limitativa della libertà personale, è stata eseguita con carattere d’urgenza al fine di rinvenire residui/tracce di polvere da sparo nell’immediatezza dei fatti, stante il pericolo di dispersione”, conclude.

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