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Tradizioni

I preparativi per la notte più lunga dell’anno

Tutto quello che ruota attorno alla notte di San Silvestro

Fuochi d'artificio

Fuochi d'artificio - archivio

Gran folla per gli acquisti nei mercati rionali e nei supermercati, bottiglie di spumante da mettere in frigo, cucine a pieno ritmo già dal mattino in vista dei preparativi per la notte più lunga dell’anno: quella di San Silvestro.

“Santo Cielo, ma quanto si mangia in questa famiglia. E cce tènene, ‘u sbuenne?”!” – esclama la massaia, già esausta al pensiero di tutte le portate ancora da preparare. Altri, invece, avranno il pensiero rivolto al ritiro in lavanderia dei completi eleganti, con la speranza che abbiano fatto sparire (così come avevano assicurato) quella macchiolina resistente a tutti i tipi di detersivi. Altri, ancora, saranno alle prese con la ricerca di un posto sicuro per l’auto per la “sparatoria” di mezzanotte.

Per quanto riguarda il cenone al ristorante, vista la crisi imperante, i ristoratori hanno ridotto il margine di guadagno, al fine di mantenersi la clientela, pur assicurando intrattenimenti musicali: in media, non si scende sotto le novanta euro. Continuano a essere numerosi i tarantini che ritengono più “chic” il Capodanno trascorso altrove, anche a costo di pingui tagli allo stipendio chissà per quanto tempo. Volete però mettere lo sfizio di raccontarlo agli amici? In tante famiglie, invece, è tornata la voglia di trascorrere la notte di San Silvestro attorno al desco familiare, magari allargato agli amici, fra “giri” di settemmezzo, banchetto e tombola e l’”ammoina” dei più piccoli che chiedono in continuazione quando si andrà ad accendere le “stelline”.

Per il menu, nessuna tradizione da rispettare. Per gli antipasti, la fantasia della padrona di casa non conoscerà ostacoli. Difficilmente però si rinuncerà a ”ostreche e nuce” e altri frutti di mare rigorosamente “made in Taranto”. E poi, volete mettere una bella linguina con cozze e gamberetti e una frittura mista? E se lo stomaco ce la fa, anche una bella orata (o spigola) al forno, vah! Non dimenticando le patatine per i bambini (ma anche per i “ciuccioni grandi”). “Amenele e cazzarole” e soprattutto “castagne d’u prevete” non manchino. Per il dolce, nessuno rinuncerebbe, ovviamente, al panettone dai tanti ripieni: e pazienza per i trigliceridi! E se invece riproponessimo “pettele, sanacchiutele e carteddate”? Che sia delle nostre parti lo spumante, diffidando delle marche più “sdreuse” delle offerte speciali, il cui tappo, saltando in aria, farà irrimediabilmente…”plop”. Cotechino e lenticchie siano in tavola per un timido assaggio: dicono che portino bene per le finanze familiari.

E mentre in cucina si prepareranno bicchieri di acqua e bicarbonato per digerire quanto ingurgitato (ma neanche lo sturalavandini ci riesce in tempi brevi) i più giovani raggiungeranno i coetanei in discoteca. Non mancherà chi si recherà in spiaggia per salutare la prima alba dell’anno. Auguri a tutti, in particolare alla mamma del primo nato (o prima nata) dell’anno, che possa essere segno di speranza per un futuro migliore. E tanta vicinanza agli operatori ecologici che, neppure il tempo di digerire il cenone, alle primissime ore del primo gennaio saranno in strada per ripulirle dai segni degli incivili lanci dal balcone, che purtroppo continuano a persistere.

Alla Salinella la festa della Santa
Famiglia Quest’anno alla Salinella il 30 e 31 dicembre si celebrerà per la prima volta la festa della Santa Famiglia a cura dell’omonima parrocchia. L’evento più spettacolare si terrà nella serata del 30 dicembre, subito dopo il concerto dei “WakeUp Gospel Project” (inizio alle ore 20) con il lancio di ben trecento lanterne luminose, biodegradabili e ignifughe: “Saranno - dice il parroco don Alessandro Solare – segno della nostra preghiera che sale al cielo per chiedere benedizione da Dio sulle nostre famiglie e invocare il dono della pace”. Ogni parrocchiano potrà prenotare la propria lanterna con whatsapp allo 099/9945798 o inquadrando il codice Qr inserito nella locandina.

Domenica 31 dicembre, alle ore 9.30 santa messa solenne cui seguirà la processione, accompagnata dalla banda “Città di Crispiano” diretta dal m. Francesco Bolognino, per via Lago di Bracciano, via Lago di Monticchio, via Lago di Albano, via Lago di Montepulciano via Lago di Garda con rientro nel piazzale dell’oratorio. Infine, alle ore 16, santa messa con il Te Deum presieduta dall’arcivescovo mons. Ciro Miniero.

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