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Il caso

Arance contaminate, cresce l'allarme

"Intensificare i controlli. Serve un piano straordinario"

Alcune arance colpite dal fungo "macchia nera"

Alcune arance colpite dal fungo "macchia nera"

"Dall'estero arrivano arance contaminate dal fungo della "macchia nera". Ci vuole un piano straordinario agrumicolo e bisogna intensificare i controlli".

A lanciare l'allarme è il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera (La Puglia Domani).

"In Puglia è iniziata la campagna degli agrumi e nel mondo agricolo cresce sempre di più la preoccupazione per le importazioni dall'estero di arance contaminate dal fungo della "macchia nera" (Phyllosticta citricarpa), una malattia altamente contagiosa che provoca una diminuzione della qualità e della quantità dei frutti che non possono più essere venduti sul mercato".

"La nostra agricoltura pugliese - osserva il consigliere regionale - non può più permettersi l'invasione di altri virus, dopo quello della "tristezza degli agrumi" e la fastidiosissima "Xylella"; l'imprenditoria agroalimentare jonica, con la produzione di clementine, arance e mandarini è un patrimonio che va valorizzato e salvaguardato; ogni anno le nostre campagne agrumicole subiscono insidie che diventano letali, importazioni selvagge di prodotto dall'estero senza passaporto verde, crollo dei prezzi, rischi ambientali che le imprese del mondo agricolo subiscono quotidianamente. Tutto questo produce un trend drammatico con ripercussioni pesanti sul piano economico e occupazionale e per la salute dei consumatori e su cui è necessario intervenire drasticamente".

Queste le ragioni che hanno spinto il consigliere regionale Scalera a presentare una interrogazione urgente all'assessore all'agricoltura, Donato Pentassuglia e alla presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone per chiedere "se non sia il caso di mettere in campo un piano straordinario agrumicolo per contrastare la concorrenza sleale dei Paesi comunitari ed extracomunitari che sta determinando un calo dei prezzi di vendita del 25% e di mettere in campo tutte le azioni necessarie per intensificare i controlli ed evitare l'introduzione sul territorio pugliese di merce di dubbia provenienza e contaminata".

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