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Nel capoluogo e in provincia

Controlli negli esercizi commerciali, il bilancio

Ispezioni di Nas e Asl

I carabinieri del Nas

I carabinieri del Nas

 A conclusione di verifiche ispettive eseguite nei mesi di settembre e ottobre , che hanno interessato attività commerciali di produzione e vendita di alimenti e bevande, il direttore del Sian (struttura complessa di Salute e Igiene degli Alimenti e della Nutrizione del Dipartimento di Prevenzione) ha emesso una serie di ordinanze urgenti che prevedono la sospensione totale o parziale delle stesse attività. L’operazione, svoltasi ai sensi della normativa vigente sull’igiene e la sicurezza alimentare, ha interessato anche alcuni esercizi pubblici della provincia tarantina.

Alcune delle attività ispettive si sono svolte con i Nas (Comando Carabinieri per la tutela della salute) di Taranto. I provvedimenti si sono resi necessari per le gravi condizioni igienico-sanitarie strutturali nelle quali versavano le attività ispezionate, con locali e attrezzature in condizioni non igieniche e non idonee al deposito, alla produzione e alla conservazione di materie prime e preparazioni alimentari. Alcuni erano anche stati attivati abusivamente. Nella verifica sono rientrate attività di gastronomia, di produzione e vendita di vini, bar, pub, ingrossi bevande, supermercati, panifici, attività di ristorazione e la verifica si è estesa anche alle attività annesse a strutture turistiche ed educative. Nel corso delle ispezioni sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro e distruzione diversi kg di materie prime e preparazioni alimentari, perché violavano le norme sulla tracciabilità degli alimenti , sulle procedure di produzione, manipolazione e conservazione previste dalla normativa h.a.c.c.p.

Sian e Nas, inoltre, nei mesi interessati hanno notificato anche diverse azioni esecutive di diffida riguardanti violazioni relative alla presentazione irregolare delle documentazioni di s.c.i.a. di inizio attività, nonché per non conformità igienico-sanitarie e strutturali non dannose o pericolose. Le attività interessate dai provvedimenti di cessazione e diffida sono state dieci a Castellaneta, due a Crispiano, una a Faggiano, una a Ginosa, quattro a Grottaglie, due a Leporano, una a Manduria, tre a Massafra, due a Monteiasi, una a Montemesola, una a Mottola, una a Palagiano, quattro a Taranto, due a Torricella e una a San Giorgio Jonico. Le stesse, nel frattempo, hanno provveduto a eliminare le criticità e hanno ripreso l’attività.

 

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