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La battaglia legale

Ex Ilva, la sentenza della Corte Europea attesa per il 2024

Il 14 dicembre parlerà l'Avvocatura Generale

acciaierie d'italia

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E' attesa nel 2024 la sentenza della Corte di Giustizia europea in merito all'ex Ilva. I giudici europei sono chiamati a pronunciarsi su una istanza del Tribunale di Milano ed a stabilire se le norme italiane varate sulla fabbrica siano o meno compatibili col diritto comunitario.

«Stamattina (ieri, ndr) davanti alla corte di Lussemburgo il governo, Ilva in amministrazione straordinaria e Acciaierie d’Italia non hanno sorpreso. Anzi, hanno ribadito le loro tesi inaccettabili sostenendo di essere in linea con piano ambientale, prescrizioni e tutte le azioni che in generale stanno garantendo la produzione di acciaio a Taranto, scudo penale compreso» dice Rosa D'Amato, europarlamentare tarantina dei Verdi/Greens Efa, che si dice «fiera di essere tarantina, orgogliosa di essere accanto ai Genitori tarantini in questa sacrosanta battaglia di giustizia e civiltà a tutela della popolazione e dei lavoratori».

Rosa D'Amato

Per l'europarlamentare, «la Commissione europea è scettica. Anzi, diciamola tutta, mette i paletti lungo il tappeto steso dal governo per facilitare il cammino tortuoso e controverso delle acciaierie di Taranto. "I rischi per la salute devono essere debitamente presi in considerazione al momento di concedere o riesaminare l’autorizzazione", ha scritto la Commissione. Ringrazio i Genitori tarantini e lo staff legale per questa grande battaglia che stanno conducendo. Sono e resto accanto a loro, come stamattina in aula in Lussemburgo». Nell'ambito di questo procedimento il 14 dicembre si pronuncerà l’Avvocatura Generale. 

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