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Il Siderurgico

USB insiste: l'ex Ilva va nazionalizzata

Il sindacato: "Basta con ArcelorMittal"

L'ex Ilva

L'ex Ilva

"Fa sorridere il pensiero di essere aggiornati su una trattativa che il Governo ha portato avanti di nascosto di cui sappiamo solo quanto letto sui giornali. Speriamo almeno che questa volta non si ripeta una stanca liturgia, con omissioni e incongruenze". Questo il commento del sindacato USB in merito alla convocazione da parte del governo per il giorno 9 novembre a Palazzo Chigi, in merito alla vertenza ex Ilva.

"La nostra delegazione sarà presente al tavolo per ribadire ancora una volta che il futuro del nostro paese non può essere messo nelle mani di Arcelor-Mittal" dicono Franco Rizzo e Sasha Colautti.

"Per noi si tratta di discutere il modello di sviluppo economico di questo paese, di come comporre le politiche industriali necessarie per affrontare la transizione ecologica e la decarbonizzazione. Questo non può essere possibile mettendo tutto nelle mani di un soggetto sprezzante delle nostre istituzioni e della rappresentanza dei lavoratori.

Per questo, continuiamo a sostenere la necessità di nazionalizzare l'azienda. Non può essere più un tabù se vogliamo garantire l'occupazione dei lavoratori diretti, appalto, di Ilva in A.S, tutelando l'ambiente senza compromettere un solo posto di lavoro". Così i rappresentanti del sindacato.

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