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07 Novembre 2023 - 11:51
I controlli della Guardia di Finanza
Appalti e tangenti tra Bari e Foggia che potranno avere ripercussioni anche sul futuro dei Giochi del Mediterraneo a Taranto. Una inchiesta shock che ha svelato un complesso meccanismo di manipolazione dell'affidamento di lavori pubblici che ha coinvolto anche Asset Puglia, l’Agenzia regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio.
Ed è proprio qui il nodo che lega questa inchiesta al futuro dei Giochi in programma a Taranto nel 2026: il Direttore dell'agenzia, infatti, è quell'Elio Sannicandro che ricopre anche il ruolo di Direttore Generale del Comitato Organizzatore dei Giochi del Mediterraneo 2026.
Ebbene, secondo l'impianto accusatorio ipotizzato dai pm di Bari, Claudio Pinto e Savina Toscani, sarebbe stata pagata una tangente da 60mila euro per favorire tre aziende foggiane nell’aggiudicazione degli appalti del dissesto idrogeologico. Un'accusa che ha portato il gip del Tribunale di Bari, Giuseppe Battista, a disporre l’interdizione dai pubblici uffici per Elio Sannicandro. Interdizione che potrebbe portare anche allo stop dello stesso Sannicandro nel suo ruolo operativo nella macchina dei Giochi del Mediterraneo.
Ma è solo la punta dell'iceberg.
Nella mattinata di oggi, martedì 7 novembre, infatti, i finanzieri del Comando Provinciale di Bari - con il supporto di personale del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza - stanno dando esecuzione in Puglia, Campania, Molise e Lazio a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 11 persone (1 in carcere, 2 agli arresti domiciliari, 6 destinatarie della sospensione dall’esercizio di pubblici uffici per la durata di 12 mesi e 2 del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione sempre per 12 mesi), emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale barese, su richiesta della Procura della Repubblica.
Le persone destinatarie del provvedimento cautelare sono indagate a vario titolo per le ipotesi delittuose di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio e turbata libertà degli incanti, per fatti commessi nelle province di Bari e Foggia fra il mese di settembre 2019 e il febbraio 2021. È, altresì, in corso il sequestro dei beni nella disponibilità di due dei indagati per corruzione per un valore complessivo di circa 100.000 euro.
L’odierna operazione costituisce l’epilogo di un’articolata attività di indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica e delegata al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari - con l’ausilio del Servizio Centrale I.C.O. - che ha consentito di disvelare un collaudato meccanismo di “addomesticamento” e “manipolazione” di procedure di gara inerenti a lavori eseguiti nella città metropolitana di Bari e in diversi Comuni della provincia di Foggia, grazie alla compiacenza di alcuni pubblici ufficiali, da cui si rileverebbe un “quadro inquietante di collusione e mercificazioni seriali della funzione pubblica”.
Le investigazioni traggono origine da alcune dichiarazioni rese ai finanzieri da una persona informata sui fatti, concernenti i rapporti intercorsi tra un imprenditore di Lucera e un dirigente pubblico, nel corso dei quali i due avrebbero concluso accordi corruttivi aventi a oggetto alcune gare di appalto indette da una struttura commissariale. I conseguenti approfondimenti investigativi, condotti mediante il ricorso a indagini tecniche, analisi dei tabulati telefonici, servizi di osservazione, controllo e pedinamento, perquisizioni, riscontri documentali, escussioni in atti e accertamenti patrimoniali, hanno consentito di acquisire un grave quadro indiziario in ordine alla commissione di plurimi reati contro la Pubblica Amministrazione.
In particolare, secondo l’impostazione accusatoria accolta dal G.I.P. le attività di indagine avrebbero permesso di dimostrare la centralità dell’imprenditore lucerino (sottoposto a misura custodiale in carcere), con la collaborazione della figlia (ristretta agli arresti domiciliari), in tutte le vicende illecite oggetto del procedimento penale. I dialoghi intercettati ne evidenzierebbero, infatti, una pervicace propensione alla commissione di illeciti: darebbe ordini a un Sindaco, piloterebbe la formazione di commissioni aggiudicatrici, individuerebbe preventivamente i partecipanti alle gare, al fine di escludere concorrenti effettivi, il tutto dopo aver ricevuto con largo anticipo informazioni precise sui lavori che sarebbero stati affidati.
In un breve arco temporale, l'uomo sarebbe stato il protagonista di una “fitta quanto articolata trama corruttiva”, come ricostruito puntualmente dagli investigatori con riferimento ad almeno cinque episodi, nei quali sarebbe stata accertata la consegna di:
La circostanza che il “corruttore” avvertisse, al contempo, la necessità di annotare le tangenti corrisposte ne attesterebbe, da un lato, la pluralità delle stesse, dall’altro la “normalità” della prassi delittuosa, tale da richiedere una vera e propria contabilizzazione al pari dei pagamenti leciti. Significativo rilievo, ai fini investigativi, ha assunto l’utilizzo da parte dei soggetti indagati, al fine di rendere più difficoltosa l’individuazione delle dazioni corruttive, di espressioni gergali, quali, ad esempio, “caramelle”, “ossigeno”, “sciangè”, “polizze” e “documenti”.
Nel corso delle investigazioni sarebbero state, inoltre, accertate “sistematiche” turbative d’asta, in relazione a sette procedure, riguardanti altrettanti comuni dell’entroterra foggiano, pressochè sovrapponibili per l’identico modus operandi adottato. Nello specifico, il citato “dominus” del sistema avrebbe preventivamente individuato le ditte partecipanti alle gare, avendo cura di sceglierle tra quelle sprovviste dei requisiti tecnici o comunque non in grado di “dargli fastidio” nella fase di aggiudicazione delle singole commesse. Sarebbe, altresì, emerso un collaudato sistema collusivo, che prevedeva la spartizione degli appalti in maniera coordinata con l’avallo di funzionari pubblici titolari dei poteri decisori in ordine all’indicazione dei lavori e alla scelta dei contraenti.
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Testata: Buonasera
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