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01 Novembre 2023 - 07:13
L’ex Ilva, oggi Acciaierie d'Italia
Il Tribunale Amministrativo Regionale concede una sospensiva. Tregua per Acciaierie d’Italia sulla fornitura del gas necessario agli impianti, fornitura che era a rischio immediato di interruzione come dichiarato anche dal presidente della società Franco Bernabe’ lo scorso 17 settembre alla Camera.
Il Tar della Lombardia, prima sezione, presidente Antonio Vinciguerra, ha sospeso l’efficacia dei provvedimenti dell’Arera, l’Autorità di regolazione reti ed energia, e di Snam Rete Gas sulla fornitura di gas agli impianti di Acciaierie d’Italia. E’ stata proprio l’ex Ilva a impugnare i provvedimenti chiedendo la sospensiva ora concessa con un decreto monocratico del presidente Vinciguerra che ha fissato la camera di consiglio per l’8 novembre. La cosiddetta discatura sulla rete, ovvero il blocco a monte della fornitura di gas ad Acciaierie, sarebbe dovuta avvenire l’8 novembre ed era già stata comunicata nei giorni scorsi all’ex Ilva. Contestato inoltre da Acciaierie anche il provvedimento di Arera del 7 settembre scorso “che ha accolto soltanto parzialmente (sino al 30.09.2023) la richiesta di deroga al termine di sessanta giorni previsto dalla deliberazione 249/2012/R/gas per l’erogazione del Servizio di Default Trasporto presentata da Acciaierie d’Italia S.p.A. in data 2 agosto 2023 con richiesta di estensione del servizio almeno sino al 31.12.2023” si legge nel decreto del presidente della prima sezione del Tar lombardo.
E impugnata da Acciaierie anche la delibera Arera del successivo 3 ottobre “avente a oggetto “Disposizioni transitorie in materia di conferimento di capacità per i punti di riconsegna della rete di trasporto direttamente collegati alle utenze industriali ed alle utenze termoelettriche riforniti nell’ambito del servizio di default trasporto”, nella parte in cui non dispone alcun trattamento temporale differenziato per Adi, ma si limita a “prevedere che, per i clienti finali direttamente allacciati alla rete di trasporto per i quali il 1 ottobre 2023 risulta attivo il servizio di default trasporto, le imprese di trasporto consentano di notificare l’avvenuta conclusione del contratto di fornitura e di richiedere la necessaria capacita’ di trasporto tramite conferimento straordinario da concludersi entro il 18 ottobre 2023“. Intanto ieri in Senato, il Pd ha incontrato le rappresentanze sindacali dell’ex Ilva
Elly Schlein, segretaria Pd: «Vogliamo ascoltare i problemi concreti per mettere il nostro lavoro a disposizione per alzare l’attenzione e la pressione su quanto sta accadendo». «Siamo preoccupati di quel che il governo ha dimostrato con disinteresse e disinvestimento. C’è preoccupazione per aver tagliato oltre un miliardo fondi per la decarbonizzazione». «Assicuriamo di continuare a seguire questa situazione di disattenzione. Incide anche sulla sicurezza dei lavoratori, sentiamo l’esigenza di mettere in campo ogni sforzo politico». «Questo sforzo - ha dichiarato Schlein - necessita di visione progettualità e finanziamenti che stanno ora venendo meno».
Francesco Boccia, capogruppo Pd al Senato: «L’urgenza che abbiamo è capire, con la manovra arrivata in Senato, come intervenire sulle principali questioni che gravano sul futuro dell’azienda e della città di Taranto. Dall’incontro con le rappresentanze di oggi (ieri per chi legge, ndr) recepiamo le esigenze e proveremo ad intervenire, con adeguati emendamenti, mi auguro di tutte le opposizioni, sulla questione degli ammortizzatori per le aziende dell’indotto, sulla questione della governance e su quella dello stralcio del miliardo del Pnrr. Siamo di fronte ad una maggioranza che non vuole emendamenti ma faremo di tutto per affrontare nodi, che il comportamento del governo ha ulteriormente aggravato venendo meno agi impegni presi».
Franco Rizzo, esecutivo confederale Usb: «Nella vicenda Ilva, da sempre, è mancata la trasparenza e l’ascolto delle indicazioni del sindacato. Riteniamo che, nell’attuale situazione, i contenuti del memorandum al quale lavora il ministro Fitto con ArcelorMittal, passano in secondo piano dal momento che l’interlocutore non merita attenzione, credibilità e fiducia. Detto ciò, non rimane che abbandonare questa strada e passare al più presto all’aumento della quota societaria dello Stato in Adi. Occorre fare presto e non perdere ulteriore tempo prezioso. Abbiamo appreso un fatto positivo: la presenza, nella legge di bilancio, dell’integrazione salariale per i cassintegrati ex Ilva in As, per la quale però non è ancora prevista la necessaria modifica, da noi più volte segnalata, del sistema di calcolo. Su questo l’onorevole Iaia, contattato telefonicamente, ha confermato che ha avviato interlocuzione col Ministero del Lavoro per tentare di cambiare il sistema di calcolo e utilizzare tutte le risorse disponibili, quindi i 19 milioni di euro previsti, mentre al momento se ne spendono solo 6/7».
Dario Iaia, deputato FdI: «Nella legge di Bilancio trasmesso al Senato è presente la conferma della importante misura di sostegno che tocca i lavoratori ex Ilva in a.s. Si tratta dell’integrazione salariale, prevista anche per la formazione professionale destinata alle bonifiche e calcolata nella misura del 10%, in favore dei 1700 lavoratori di Ilva in As. Vengono così confermati gli impegni assunti dal Governo Meloni. In altre parole, anche per il prossimo anno, questi lavoratori potranno beneficiare di un aiuto concreto e il governo di centro destra dimostra, ancora una volta e nei fatti, la propria vicinanza nei confronti dei lavoratori e verso Taranto. Questi lavoratori non dovranno attendere l’ultimo giorno sperando che un emendamento venga approvato, come è sempre accaduto con i governi Pd M5S, ma sin d’ora sanno che i loro diritti sono stati salvaguardati».
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