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Il caso
04 Ottobre 2023 - 06:44
Un dipendente di Amiu-Kyma Ambiente
Cinquantasette famiglie con il fiato sospeso. Gli esuberi annunciati dall’Amiu hanno provocato la reazione immediata delle sigle sindacali di categoria. Stamattina, infatti, sotto Palazzo di Città a partire dalle 10, si terrà una assemblea sindacale con sit-in di protesta.
«Amiu/Kyma Ambiente Taranto annuncia 57 licenziamenti. Li chiamano esuberi funzionali, ma in realtà sono licenziamenti collettivi e il finale drammatico di una gestione di un’azienda pubblica che invece come la peggiore società privata scarica sull’ultimo anello della catena gli effetti della sua cattiva gestione ». Così Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Usb, Fiadel e Siuls hanno annunciato la mobilitazione.
«Neanche durante il dissesto vennero attuate azioni del genere»
I sindacati rigettano la decisione dell’azienda e chiedono al socio di maggioranza, ovvero il Comune di Taranto, di «porre fine a questo insopportabile atteggiamento». «Si continua ad usare la scusa dell’improduttività delle unità licenziabili per anni soggette anche ad un lavoro profondamente usurante, non si fa nessuna verifica sui modelli organizzativi, sulle decisioni del management, o sulle scelte aziendali».
L’allarme lanciato dai sindacati lo scorso fine luglio
A distanza di due mesi, i lavoratori dell’Amiu tornano a protestare sotto Palazzo di Città. Lo scorso 27 luglio, infatti, si è tenuta una assemblea con sit-in organizzato dalle sigle Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel, Siuls e Usb. «Chiediamo garanzie e rispetto degli impegni assunti e un confron to serio, promesso e non fatto, sul nuovo contratto di servizio e sul relativo piano industriale - era la richiesta delle organizzazioni sindacali - Basta promesse da marinaio. Una azienda strategica come Amiu, deve avere un management in grado di rispettare gli impegni e dare una prospettiva seria al suo sviluppo, ai suoi lavoratori ed ai cittadini fruitori del servizio. Per questo esigeremo risposte dal socio unico Comune di Taranto».
Fratelli d’Italia: «Al Comune mai prima d’ora una procedura di licenziamento collettivo di tale portata»
«Dopo aver appreso in questi giorni che l’Amiu intende attivare una procedura di licenziamento collettiva che riguarda oltre sessanta lavoratori assunti a tempo indeterminato abbiamo portato in Consiglio comunale la questione chiedendo per iscritto di poter intervenire con urgenza visto che l’argomento non era previsto all’ordine del giorno dei lavori del consiglio comunale. Abbiamo denunciato e formalmente richiesto all’amministrazione comunale di verificare che siano state espletate in modo regolare tutte le procedure previste per un ricollocamento di questo personale ad altri servizi svolti dall’azienda di igiene urbana». Lo affermano Giampaolo Vietri e Tiziana Toscano, consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, in riferimento ai 57 licenziamenti annunciati dall’Amiu.
«Non capiamo come mai un giorno l’azienda dice di non poter garantire un servizio efficiente per carenza di personale e il giorno seguente dice voler mandare a casa. Non possiamo che sottolineare che non è mai accaduto nella storia del Comune di Taranto che si avviasse una procedura di licenziamento collettivo di personale a tempo indeterminato che riguarda così tanti lavoratori - evidenziano Vietri e Toscano - Se ci sono lavoratori che svolgevano mansioni ora non più fondamentali dovrà essere responsabilità della dirigenza Amiu prevederne un più proficuo impiego. Fratelli d’Italia esprime solidarietà verso questi lavoratori e le loro famiglie e chiediamo al socio unico dell’azienda che è il Comune di Taranto di perseguire le opportune soluzioni per tutelare tutti i posti di lavoro.
Nel frattempo sempre in merito ad Amiu abbiamo chiesto di sapere a che punto siano i lavori sull’impianto di selezione di Pasquinelli poiché i lavori secondo quanto riferito tempo fa dal presidente dell’Amiu Mancarelli doveva riaprire nel mese di febbraio scorso e invece l’impianto è ancora chiuso con un aggravio di costi perché la selezione dei rifiuti è stata assegnata in questo frattempo ad altra azienda. E ricordiamo che presso l’impianto di selezione dovranno rientrare quei lavoratori precedentemente impiegati presso Pasquinelli che da ormai un anno hanno perso la continuità lavorativa. Chiediamo alla giunta comunale - concludono i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia - risposte immediate su entrambe le questioni poste, due delle tante questioni che riguardano la disastrosa e fallimentare gestione dell’Amiu di Taranto. Gli unici ad andare a casa dovrebbero essere Melucci e la sua giunta».
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