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A Carosino
29 Settembre 2023 - 07:46
San Biagio
CAROSINO - Piena di tante novità la festa patronale in onore di San Biagio, che si terrà, a Carosino, domenica 1 ottobre.
Parlare di San Biagio e delle sue celebrazioni religiose a Carosino, equivale a ricordare che si è in presenza di una venerazione che si fa attestazione di vera fede religiosa per molti e non soltanto folklore civile, pur esso di importante contorno festivo. La tradizione soprattutto religiosa com’è risaputo è infatti molto antica e assai forte per questo santo armeno, motivi per cui la sua celebrazione andrebbe onorata soprattutto in tutti i suoi canoni religiosi. Per tutto basti pensare che qui a Carosino, il santo vescovo di Sebaste viene celebrato per ben due volte nella cittadina jonica alle porte di Taranto: la prima il 3 febbraio giorno cioè del dies natalis in cui venne martirizzato San Biagio, mentre la seconda alla metà di ottobre verso il 12 del mese di ogni anno. E proprio in questo caso già si registra una delle novità relativa all’anticipato spostamento delle festa patronale che, nella cadenza ottembrina di questo 2023, verrà invece celebrata liturgicamente domenica 1 ottobre.
Cosa non molto importante se si considera che sembrerebbe comunque rimanere inalterato il pensiero di ringraziamento al San Biagio patrono della comunità: per la vendemmia delle uve nei campi oramai quasi terminata e la propiziazione del raccolto a venire prossimo delle olive. Entrambi retaggi questi, oramai ampiamente superati dal fatto che la passata vocazione agricola quasi totalitaria degli agricoltori carosinesi di una volta, oggigiorno si è estremamente ridotta sia nel numero che nella quantità complessiva di prodotti coltivati. Ma questo poco importa se resta veramente incontaminato almeno il solo pensare dei tanti devoti che San Biagio, cioè, possa continuare a rappresentare anche oggi e in questo caso, ancora una sorta di protettore a cui affidarsi per qualsiasi attività lavorativa che si svolga. Risulta allora essere sempre molto considerevole il tempo che si vive in queste giornate di festa nel paese: non è importante quando si festeggia il patrono ma soprattutto il sentimento di profonda devozione a cui fare riferimento nella celebrazione della sua festa che è rilevante: bisogna però spiegarne alla gente comune i motivi che stanno alla base di certe scelte (non va infatti dimenticato come la cadenza dei riti e la giornata di ricorrenza della festa religiosa, quando vengono mossi dai loro giorni “originali”, lasciano sempre un che di riflessione nella vita di molte persone devote).
Altra novità a cui si faceva riferimento all’inizio, è senza ombra di dubbio il rientro in questa ricorrenza dal restauro della statua più antica in possesso dei carosinesi del santo patrono armeno Biagio di Sebaste. Per la raffigurazione scultorea di che trattasi, bisogna dire che si è vissuti in presenza di una vera e propria deprivazione materialeaffettiva da questa statua, durata quasi tre anni e che all’inizio, ha comportato anche qualche diatriba sull’affidamento dei lavori di restauro. Al di là di tutto, samo convinti che si tratti alla fine pur sempre di un oggetto seppur raffigurante un santo, la cui immagine viene però benedetta per il culto: alla fin fine potrebbe non essere indispensabile per il suo culto se si crede, anche perchè in parrocchia esiste anche un’altra statua in legno di San Biagio. La statua di cui parliamo infatti, quella più antica e restaurata, insieme alla figurazione religiosa possiede anche un certo valore artistico-culturale intrinseco, essendo stata valutata da sempre come realizzata dalle esperte mani del maestro Caretta, noto e importante cartapestaio delle botteghe leccesi del tardo ‘800. Domenica 1 ottobre la Santa Messa Solenne verrà celebrata nella chiesa Madre di Carosino, al termine della quale intorno alle 11:45 circa, prenderà le mosse la grande processione col simulacro del santo per le vie del paese. Il corteo religioso sarà accompagnato da parroco, clero locale e autorità civili, ma anche dalle immancabili bande musicali che, oltre a quella di Città di Francavilla Fontana presente tutto il giorno di festa, vedrà affiancarsi alla processione quella di Santa Cecilia del m° Gregucci.
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