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Il fatto

Dopo più di 110 anni chiude in via Anfiteatro “Ai mille articoli”

Il negozio fondato dal cav. Luigi Pignatelli ha caratterizzato la storia del commercio del Borgo umbertino

Chiude il negozio “Ai mille articoli”

Chiude il negozio “Ai mille articoli”

Da qualche giorno i passanti si raccolgono increduli davanti alla saracinesca abbassata sulla quale il cartello annuncia l’avviso di cessata attività. Si tratta de “Ai mille articoli”, in via Anfiteatro 98, l’esercizio che per ben 111 anni ha caratterizzato la storia del commercio tarantino, rinomato per il ricco e prestigioso assortimento di cristallerie, articoli casalinghi e da regalo, dove magari approntare la lista nozze: vi si poteva trovare di tutto e a tutti i prezzi Il titolare, Lorenzo Pignatelli, 92 anni, è stato costretto a chiudere per l’età avanzata e per l’impossibilità di passare il testimone in famiglia.

E’ pressoché impossibile, in chi da sempre, come chi scrive, abita o ha abitato al Borgo, non farsi travolgere dall’onda dei ricordi. Scartabellando l’archivio della memoria, vengono in mente le vetrine scintillanti che, nell’approssimarsi della ricorrenza di Santa Cecilia, si popolavano di statuine del presepe di ogni fattura e dimensione e di addobbi e serie di luci natalizie, ancora funzionanti pur acquistate sessant’anni addietro.

Ci si poteva trovare anche (una vera rarità) Benito, il pastore che dorme! A lungo si rimaneva attaccati con il naso alla vetrina, fantasticando sui futuri acquisti, impiegando la paghetta settimanale. “N’otre n’è accattàte?” – faceva la mamma, scuotendo il capo, vedendo il figlioletto entrare in casa con il nuovo ‘pastore’. “No’ te preoccupà, te le doche ie, le solde!” – ammiccava sottovoce lo zio, comprensivo. Ricca era anche l’esposizione di giocattoli, dove s’immaginava la Befana venisse a fare il carico per la lunga notte del 6 gennaio. Il negozio aprì i battenti nel maggio del lontano 1912 dove ancora oggi si trova, ma con altro look, grazie al cav. Luigi Pignatelli, il cui nome è tuttora riportato sull’insegna, ed è ben noto ai cataldiani veraci (racconta il prof. Benedetto Mainini, appassionato di storia locale) per essere stato, a lungo, presidente del comitato dei festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola, che un tempo si svolgevano nella seconda domenica di luglio: erano i più ricchi assieme a quelli dei Santi Medici e di San Cataldo. Nato nel 1883 e deceduto nel 1966, il cav. Pignatelli fu anche stimato cultore di musica sacra e profana e diresse nella chiesa del Carmine l’orchestra che animava le Vie Crucis domenicali.

Lo si ricorda come autore della marcia funebre “Ingratitudine”: quel titolo fu voluto per esprimere disappunto verso la confraternita del Carmine che decise di sollevarlo dall’incarico di Maestro di Cappella. Per qualche tempo il titolare fu affiancato nella conduzione dell’attività dal figlio maggiore, Francesco, il quale, nei primi anni quaranta, aprì un proprio negozio di casalinghi e articoli da regalo in via Di Palma. Il suo posto venne preso dai fratelli Angiolina, Cosima e Lorenzo. Quest’ultimo, rimasto solo, ha condotto fino ad oggi, con immutata signorilità e grande cortesia, l’attività paterna. Nelle immediate vicinanze, quasi contemporaneamente, ha chiuso definitivamente un’altra attività commerciale che a lungo (non come “Ai Mille articoli”, ovviamente) ha animato l’angolo con via Acclavio: il negozio di elettrodomestici di Cosimo Russo. Un’altra luce che si spegne nel tradizionale, un tempo animatissimo, asse commerciale del Borgo.

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