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Il fatto

Un inno alla vita il saluto a Oronzo Forleo

Una grande folla ha reso omaggio all’amato pediatra scomparso all’età di 67 anni

I funerali di Oronzo Forleo

I funerali di Oronzo Forleo

«La morte non ha rubato la vita ad Oronzo, perché lui la vita l’aveva già donata. Grazie, Oronzo». Poche parole, illuminanti, quelle pronunciate da don Ciro Alabrese alle esequie del dottor Oronzo Forleo, il medico pediatra scomparso il 30 agosto all’età di 67 anni dopo una lunga malattia.

La Concattedrale Gran Madre di Dio traboccava di una folla sinceramente commossa: tanta gente comune, genitori che a Oronzo Forleo avevano affidato le cure dei prori figli e ragazzi che erano stati “cresciuti” da Oronzo, il pediatra al quale bastava «un timido bussare alla porta» - come ha ricordato il figlio Fabrizio nel testo letto da don Ciro - per accogliere chiunque avesse bisogno di una sua parola da medico e da amico delle tante famiglie che nella sua lunga missione hanno visto in lui un sicuro e affettuoso punto di riferimento. Quanto Oronzo Forleo fosse amato lo si è constatato, ancora una volta, nella enorme partecipazione ai funerali. C’era amore sincero in quelle centinaia di persone che hanno voluto tributargli l’ultimo saluto.

Don Ciro ha ricordato le sofferenze patite da Oronzo Forleo in questi ultimi tre anni e due mesi, il lungo calvario della malattia. «“Clinica” - ha ricordato il sacerdote - in greco significa “chinarsi” e Oronzo nella sua vita lo ha fatto sperimentando la vicinanza, la tenerezza, la misericordia. Gli ultimi anni sono stati dolorosi ma potentemente pieni di luce, quella luce che Oronzo aveva cercato e custodito negli occhi dei suoi bambini. La malattia di Oronzo è stata una Apocalisse, cioé una rivelazione. La rivelazione della verità che nella sua vita ha trovato proprio negli occhi dei bambini». “La verità nei loro occhi”, come il titolo dei racconti che aveva scritto consegnando alla comunità una mirabile sintesi del suo lavoro, del suo modo di intendere la sua missione di medico dei bambini. Una eredità professionale oggi raccolta dalla figlia Sandra.

«Oggi - le parole del figlio Fabrizio - celebriamo la vita, la sacralità della vita. Papà ha sempre visto la vita ovunque, anche dove sembrava impossibile vederla. Ora papà è a disposione dei bambini che, anche tra le nuvole, avranno bisogno di lui». Un inno alla vita, questo ultimo saluto a Oronzo Forleo. Un inno diventato sublime nelle emozionanti parole della signora Vittoria, sua moglie: «Nel cuore sarai presenza eterna ed è il posto più bello che ho e nel cuore, che è l’organo della vita, sarai con me. Ti tengo nella mia vita».

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