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Il commercialista

Come evitare le truffe, i suggerimenti dell'Associazione Bancaria Italiana

I dati parlano di un aumento costante delle frodi

Truffe online nel settore bancario

Truffe online nel settore bancario

Stiamo attraversando un momento storico importante, nel quale l’Unione Europea ed i Governi si apprestano a mettere mani al far west generatosi sulla rete dopo anni di inerzia. Così mentre in tutta Europa entra in vigore il Digital Service Act che regolamenterà alcuni fenomeni comunicativi e commerciali che avvengono nel web, contestualmente l’Associazione Bancaria Italiana interviene attraverso la pubblicazione di un vademecum che offre consigli agli utenti per evitare le truffe.

Consigli noti per lo più all’utente medio ma che ora verranno divulgati chiaramente attraverso la rete degli sportelli bancari in tutta Italia. Il vademecum è un lavoro collaborativo tra ABI, Polizia di Stato e associazioni dei consumatori e ha la finalità anche di ridurre l’impatto che le banche subiscono in tema di risarcimenti e rimborsi. Primo capitolo riguarda le truffe online. Il settore dei pagamenti on-line è diventato enormemente importante nelle transazioni commerciali in tutto il mondo. Attraverso i social network in particolare sono frequentissime le operazioni di sollecitazione al commercio che conducono direttamente al sito dei rivenditori.

Alcuni tra questi reali, altri abilmente mascherati da siti di vendita di imprese reali ma che nascondono spessissimo rivenditori fantasma, rivenditori asiatici o esteri, truffatori interessati ad incassare il pagamento senza fornire il prodotto. Regola generale resta quella di verificare attentamente le informazioni presenti sul sito, verificare l’autorevolezza del sito anche attraverso motori di ricerca e nel dubbio evitare l’acquisto.

L’ABI fornisce inoltre alcune indicazioni tecniche: 1) Usare password diverse e sufficientemente lunghe, con caratteri alfanumerici e caratteri speciali; 2) Accedere a Internet tramite i propri dispositivi evitando reti pubbliche e/o aperte; 3) Installare un antivirus e mantenerlo costantemente aggiornato; 4) Limitare la diffusione delle proprie informazioni personali online; 5) Verificare l’attendibilità del mittente prima di aprire eventuali link e allegati; 6) In caso di telefonate “sospette”, verificare online il numero di telefono o confrontarlo con i contatti ufficiali della propria banca. In ogni caso, non fidarsi se vengono chiesti dati bancari o altri dati riservati; 7) Se si pensa di essere rimasti vittima di una truffa o di aver condiviso i propri dati bancari o delle carte di pagamento, contattare immediatamente la propria banca.

Secondo argomento suggerito da ABI riguarda l’accesso agli sportelli bancari in sicurezza. Tema rivolto particolarmente alle fasce di utenza più anziane e più deboli che ogni anno genera alert di rischio significativo per il sistema bancario.

I consigli suggeriti dalla associazione sono: a) necessità da parte di ogni cliente di controllare periodicamente i movimenti sul proprio conto corrente e di conservare con cura i codici di accesso ai servizi bancari da remoto e il codice di sicurezza (Pin) delle proprie carte di pagamento, strettamente personale; b) per non esporsi a rischi, prediligere - ove possibile - servizi digitali che permettono di effettuare operazioni senza recarsi in filiale, quali l’accredito della pensione sul conto corrente e la domiciliazione delle utenze; c) non essere “abitudinari”, occorre evitare ad esempio di andare in filiale sempre al medesimo giorno e ora o facendo sempre lo stesso percorso; d) non lasciarsi avvicinare da sconosciuti; e) non lasciare mai incustoditi o in vista denaro, borse o oggetti di valore.

Ancora sul tema dei prelievi automatici il vademecum suggerisce di prelevare solo il denaro necessario e mai in eccesso rispetto alle proprie esigenze, riponendolo subito al sicuro. Verificare di non essere visti durante la digitazione dei codici segreti e di non avere estranei troppo vicini. L’utente può autonomamente verificare che l’apparecchio non presenti anomalie o irregolarità ma deve rivolgersi all’istituto di credito se crede o sospetta di essere spiato nelle operazioni di prelievo. Bene è ancora una volta non avere comportamenti abitudinari e conservare le proprie credenziali in luoghi sicuri, non nel portafogli o nella memoria del telefono.

 Attenzione ancora alle truffe telefoniche. Purtroppo divenute frequentissime ed invasive e per evitarle l’ABI suggerisce di non prendere assolutamente in considerazione la richiesta telefonica di effettuare bonifici per pagare servizi o utenze, o in considerazione di richieste di denaro anche in relazione a parenti stretti cui il frodatore potrebbe alludere. Non va fornito alcun tipo di informazione finanziaria a operatori telefonici, nessuna banca o altro soggetto di natura finanziaria può chiedere telefonicamente le credenziali di accesso al conto corrente online o le coordinate bancarie. In caso di dubbi, è opportuno contattare la banca e chiedere ragguagli.

Cosa fare in caso di truffa? Sporgere querela verso ignoti alle autorità competenti, disconoscendo esplicitamente le operazioni finanziarie che sono state illegittimamente attribuite. In caso di frodi su carte di pagamento, bloccare immediatamente la propria carta chiamando il servizio clienti della propria banca o emittente. Va poi inviata una raccomandata alla propria banca evidenziando i fatti e allegando sempre copia della denuncia e di un documento di identità.

Francesco Andrea Falcone
Dottore Commercialista - Revisore Legale

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