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L'emergenza

Moria di cozze per il gran caldo

L'allarme lanciato dai mitilicoltori: «Bonifiche in stand-by»

Moria di cozze per il gran caldo

Mitili al macero a causa della grande ondata di caldo

«La politica torni ad interessarsi delle problematiche del settore. Il sindaco convochi tavolo».

É l'appello lanciato dalle associazioni e sigle sindacali di categoria dei mitilicoltori.

«L’attualità riporta bruscamente al centro dell’attenzione il grandissimo problema della moria dei mitili nel secondo seno del Mar Piccolo a causa delle alte temperature - si legge in una nota firmata da Emilio Palumbo (Agci Agrital Taranto); Carla Macripò (Unci Agroalimentare); Carlo Martello (Confcooperative Taranto); Cosimo Bisignano (Legacoop Agroalimentare Taranto/Dipartimento Pesca); Antonio Lafortuna (Fai Cisl); Lucia La Penna (Flai Cgil); Vincenzo Guarino (Uila Pesca) - Ragion per cui nelle prossime ore terremo, tra le nostre associazioni e i nostri sindacati, un confronto ad hoc per decidere quali iniziative intraprendere nei confronti delle istituzioni per chiedere un sostegno mirato a mitigare e contenere le importanti perdite. L'emergenza è nuovamente scoppiata venerdì scorso e al momento, sul totale del prodotto, il 50% è stato venduto, mentre della restante parte metà è andata completamente persa con un importante danno in termini economici per i mitilicoltori e per tutta la filiera».

«Intanto continuiamo a registrare una sorta di lassismo ed una certa indifferenza rispetto a tutte le problematiche del comparto, in primis la grande partita delle bonifiche sembra non essere più da tempo nei pensieri della politica. Non si riunisce da tempo lo stesso Cis che era in passato occasione giusta e strumento prezioso per parlare anche della mitilicoltura in una città come Taranto, in cui questa attività dа lavoro a molte famiglie e consente di mantenere in piedi una parte di economia decisamente identitaria».

«A proposito di bonifiche, non abbiamo mai nascosto le nostre importanti riserve e perplessità nel momento in cui il prefetto Martino, nella sua qualità di commissario di Governo per le bonifiche, comunicò la scelta di abbandonare ogni progetto teso a perseguire la bonifica del I° seno del mar Piccolo, denunciando la mancanza di adeguati fondi e interrompendo e di fatto vanificando il lavoro già avviato dal precedente commissario».

«Oggi riteniamo che - proseguono associazioni e organizzazioni sindacali - pur considerando positivo l’avvio del progetto finalizzato a verificare gli effetti dello spostamento in mar Grande dei mitili coltivati nel primo seno, tra l’altro da noi a lungo sollecitato, non riteniamo debba farci perdere di vista la necessità di realizzare un intervento radicale di bonifica dei siti maggiormente inquinati nel primo seno».

«Da qui la necessità di richiamare l’attenzione dell’amministrazione comunale, purtroppo silente, e delle forze politiche rispetto all’abbandono dell’impegno al completo recupero del mar Piccolo, cui sono legate non solo le sorti della mitilicoltura ma anche la concreta capacità di avviare un percorso di recupero ambientale e di riconversione economica. Va segnalata la incongruenza della istituzione del Parco regionale del Mar Piccolo, rispetto all’abbandono del progetto di bonifica. Il Pnrr, richiamato ripetutamente su tanti fronti, viene incomprensibilmente ignorato in riferimento a questo tema, nonostante vi sia uno specifico stanziamento finalizzato a ripristinare e tutelare i fondali e gli habitat marini».

«Chiediamo quindi al sindaco di Taranto - concludono Palumbo, Macripò, Martello, Bisignano, Lafortuna, La Penna e Guarino - che venga convocato il Tavolo permanente per la Mitilicoltura, purtroppo inattivo da oltre un anno. La convocazione del tavolo di confronto si rende altresì necessaria per affrontare le numerose questioni ancora irrisolte: piano coste, punti di sbarco, concessioni aree demaniali, sostegno economico alla categoria».

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