Cerca

Cerca

La Polizia di Stato

Sigilli al tesoro del latitante

Sotto chiave case, società, conti correnti e anche orologi Rolex

La Polizia di Stato in azione

La Polizia di Stato in azione

Maxi sequestro di beni ad un latitante con la passione per i Rolex. Gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura hanno eseguito un sequestro, finalizzato alla confisca, di ingenti beni nei confronti di un tarantino di 35 anni, G.P., presunto appartenente ad un gruppo dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti, al riciclaggio ed altri gravi reati.

Il provvedimento è stato adottato a seguito della proposta presentata congiuntamente dal questore di Taranto Massimo Gambino e dal procuratore di Lecce, Leonardo Leone De Castris, a conclusione di un’attività investigativa, coordinata dal sostituto procuratore Antimafia della Dda di Lecce, Milto Stefano De Nozza. Per gli inquirenti “l’uomo ha un profilo criminale altamente pericoloso, con un’attitudine a delinquere dimostrata sin dalla giovane età e che la maturità ha reso più spregiudicato”. Le indagini patrimoniali, svolte dalla Divisione Anticrimine della Questura in stretta collaborazione con il Servizio Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, e focalizzate su un periodo compreso tra il 2010 e il 2022, hanno consentito di raccogliere elementi idonei a ritenere sussistente una sproporzione dei beni nella disponibilità del 35enne rispetto alla sua capacità reddituale e a quella del suo nucleo familiare.

E’ di circa 1.200.000 euro il valore dei beni messi sotto chiave, tra cui cinque conti correnti, depositi postali, un’autovettura di media cilindrata, nove immobili ubicati a Taranto (tra cui una villa con giardino), due società e una ditta individuale ubicate anch’esse nel capoluogo jonico, danaro contante per circa 12mila euro e cinque orologi di marca “Rolex”. I beni sono risultati nella disponibilità diretta del 35enne e dei suoi familiari che, per l’accusa, avrebbero condiviso con l’uomo, gli affari illeciti. In particolare, si presume che alcuni componenti del nucleo familiare abbiano collaborato nelle attività illecite e provveduto a nascondere ingenti somme di danaro al fine di eludere eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine. Nei confronti del latitante è stata chiesta anche l’applicazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno che sarà discussa nel prossimo mese di settembre. Si presume che negli anni sia divenuto uomo di riferimento di un gruppo criminale che opera nel territorio tarantino.

Il 2 febbraio del 2022 agenti della Squadra Mobile lo hanno arrestato durante il blitz “Summa”. Era ai domiciliari con braccialetto elettronico ma è evaso e si è dato alla latitanza. Nei prossimi giorni gli avvocati Salvatore e Andrea Maggio potrebbero presentare impugnazione avverso il provvedimento di sequestro

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori