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L'intervista

Giuliano Ricciardi e la sua "Iedde":«Non è solo una grammella"

Rinnovato nella forma ora più maneggevole e realizzato in legno di ulivo, l’iconico oggetto è valso al suo ideatore il Premio “A’ design award & competition”

Giuliano Ricciardi (foto A' design award & competition)

Giuliano Ricciardi (foto A' design award & competition)

Il suo nome è “Iedde” (traduzione dialettale tarantina del pronome “lei”) e chiamarla semplicemente “grammella” sarebbe riduttivo: nata dalla creatività del design Giuliano Ricciardi, è soprattutto un oggetto evocativo che rimanda ad una delle tradizioni più antiche del nostro territorio, il rituale compito di aprire e sgusciare le valve delle cozze.

Frutto di uno studio approfondito focalizzato sull’uso di questo “coltellino”, sul contesto storico-tradizionale in cui si colloca e, ovviamente, sulla stessa cozza - mitilo da sempre coltivato nei mari di Taranto e presente in tantissime ricette - “Iedde” è un oggetto esteticamente “essenziale”, agevole nella sua forma ergonomica studiata nei minimi dettagli con l’obiettivo che possa essere contenuta in mano in una posizione ben definita che evita, tra l’altro, del tutto il “fastidioso” contatto con la lama.

«L’idea di “Iedde” è nata dopo la proclamazione, lo scorso anno, della cozza tarantina a Presidio Slow Food - ha sottolineato Giuliano Ricciardi, il design del progetto e titolare del brevetto e del marchio dallo stesso legalmente depositato presso UIMB - Si è voluto creare un oggetto che, in qualche modo, rappresentasse la città e un prodotto tipico locale riscoprendo, tra l’altro, una tradizione antica, come quella di sgusciare le cozze.

E' stata un’operazione di redesign che fin dalla sua prima produzione ha subito incontrato l’approvazione di tanti ed ottenuto successo, confermando l’iconocità di questo oggetto tanto utile, quanto raffigurativo.

Lo stesso sindaco Melucci, quando ha ricevuto il suo esemplare personalizzato, ha espresso la volontà di fare di “Iedde” il cadeau ufficiale della nostra città».

Perchè disegnare una grammella?

«Per migliorare un arnese utile ed essenziale e renderlo ancora più pratico ed agevole: la grammella tradizionale, com’è noto, è composta da una lama dalla quale finiva per essere afferrata, innestata in un’impugnatura tornita in legno. “Iedde” è nata più da una necessità che da un progetto, oltre che dalla volontà di creare una linea di prodotto destinata al consumo di un alimento come la cozza che ci contraddistingue da sempre».

Intanto “Iedde” è già vincitrice dell’Oro agli “A’ design award 2023” per la categoria “Utensili da cucina”: il riconoscimento è stato consegnato a Ricciardi il 19 luglio, a Como.

«Un’altra grande soddisfazione - confessa il design tarantino - Un Premio che dà lustro alla città di Taranto.

Tra l’altro è candidata anche all’ADI Index 2023, la selezione annuale di ADI Associazione per il Disegno Industriale che raccoglie il miglior design messo in produzione».

"Iedde", la grammella disegnata e realizzata dal design tarantino, Giuliano Ricciardi

Le fasi dell’operazione di redesign

Come si accennava, l’operazione di redesign di “Iedde” si è inizialmente concentrata sull’ergomomia dello strumento, mentre il successivo step ha interessato l’impugnatura che volutamente si ispira alla sagoma del guscio del mitilo, le cui forme si prestano ad essere accolte comodamente nel palmo della mano. Quindi si è passati alla lama che nasce spontaneamente seguendo in continuità la curva della presa specchiandosi all’apice per poi raccordarsi, armonicamente, alla base. Il tutto è stato, infine, assemblato grazie a due perni passanti, uno dei quali forato per consentire il passaggio del cordoncino da polso anti caduta; la lama, avvolta dalle prese in massello di ulivo, risponde all’esigenza di rendere lo strumento non solo professionale, ma anche robusto e bilanciato. Quanti fossero interessati all’acquisto di “Iedde”, nei giorni scorsi Giuliano Ricciardi ha creato una pagina web attraverso la quale è possibile contattarlo e con lui concordare la vendita del prezioso oggetto che si presenta custodito in un elegante contenitore in legno e che, ricordiamo, può essere anche personalizzato.

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