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Acciaierie d'Italia

Cassa integrazione all'ex Ilva, nuova fumata nera

Stamattina il nuovo incontro

Nuova fumata nera per la questione "Cassa integrazione" all'ex Ilva. Nella mattinata di oggi si è svolto un ulteriore incontro per proseguire con l’esame congiunto con la Regione Puglia, Ministero del Lavoro, Acciaierie d’Italia e organizzazioni sindacali sulla Cigs ex art. 44, comma 11 ter del D.Lgs. n. 148/2015, che segue quello tenutosi il 29 giugno scorso e che, come il precedente, non ha registrato nessun passo in avanti sull’autorizzazione alla cassa in deroga.

Il 28 giugno Acciaierie d’Italia ha presentato ai Ministeri competenti istanza di autorizzazione alla Cigs in deroga, ai sensi dell’ultimo decreto che permette alle imprese riconosciute di interesse nazionale, per le quali siano in corso piani di riorganizzazione aziendale, la possibilità di usufruire di un ulteriore “elargizione” della Cigs per una durata massima di ulteriori 40 settimane, fruibili entro il 31 dicembre, senza che sia necessaria alcun accordo con i sindacati per la quale vi è stata una interlocuzione tra AdI e la Direzione Generale della Divisione Ammortizzatori Sociali che avrebbe “incardinato” la stessa richiesta; per la quale però non ci sarebbe ancora risposta in termini di applicabilità e retroattività.

«Sembra di assistere al gioco dell’oca, si pensa di aver fatto un passo in avanti per poi scoprire di averne fatti 3 indietro, considerando che all’incontro non partecipi proprio la D.G. della Divisione degli Ammortizzatori Sociali che possa e debba fornire risposte concrete» il commento di Alessandro Dipino, Segretario provinciale dell’UGL Metalmeccanici di Taranto, «in quanto si parla di una situazione che è rimandata a tale Divisione dalla quale non abbiamo ritorni in merito».

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