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Salute&Lavoro
07 Giugno 2023 - 06:30
Visite gratuite per gli ex esposti all'amianto, la richiesta di Contramianto
«La Puglia è purtroppo una delle regioni italiane dove si registrano migliaia di patologie asbesto correlate ed in questo quadro di danno sanitario per popolazione e lavoratori Taranto si conferma ancora una volta città dell’amianto e delle sue vittime».
Secondo i dati forniti da Luciano Carleo, presidente di Contramianto e altri rischi onlus, infatti, «Taranto e provincia rappresenta la fetta più consistente dei casi degli ex esposti amianto dell’intera regione Puglia un dato che trova prova nelle richieste di curriculum amianto che ammontano complessivamente a quasi 54.000 istanze e nel rilascio di 36.000 certificazioni di esposizioni all’amianto. In Puglia, secondo dati aggiornati, sono 95.325 le domande presentate per esposizione amianto delle quali ben 39.243 i casi già accertati e riconosciuti con la certificazione di ex esposti amianto, un numero destinato a crescere anche i relazione al consistente numero di malattie professionali asbesto-correlate».

Taranto e provincia rappresenta la fetta più consistente dei casi degli ex esposti amianto dell’intera regione Puglia
Decine di migliaia di lavoratori vittime dell’amianto ai quali «dovrebbe essere assicurata una sorveglianza sanitaria con controlli medici gratuiti e continui così come previsto dall’Accordo Stato Regione del 2018 e recepito dalla Puglia nel 2019».
«Da quel 2019 sono trascorsi quattro anni - osserva Luciano Carleo - ma dalla Regione Puglia tutto tace intanto a Taranto come in Puglia ci si ammala e si muore di mesotelioma e asbestosi e di tutte le altre patologie causate dall’amianto. Chiediamo che per le vittime dell’amianto si passi dalle parole ai fatti rendendo reale il sacrosanto diritto sanitario per cittadini, esposti amianto ambientali e familiari, e lavoratori esposti amianto nelle attività professionali maggiormente colpite dalle fibre killer come quelle siderurgiche, metalmeccaniche, cantieristica navale, Arsenale e Marina Militare».
Contramianto ha chiesto ripetutamente agli organi istituzionali in questi anni di «conoscere i dati e le azioni che la Regione Puglia intende effettuare per assicurare il diritto alla salute degli ex esposti amianto, richieste avanzate ai vertici regionali e alle Asl competenti per territorio dalle quali ad oggi non vi è stata nessuna risposta».

Nell'arco jonico ammontano complessivamente a quasi 54.000 istanze e nel rilascio di 36.000 certificazioni di esposizioni all’amianto
«Eppure Inail Puglia ci ha confermato con lettera di marzo 2020 di aver inviato alla Regione Puglia gli elenchi nominativi dei lavoratori ex esposti amianto di propria competenza quindi la Regione Puglia sa chi sono gli ex esposti amianto ai quale fare i controlli gratuiti e continui. Riteniamo che vi siano gli elementi operativi per assicurare una efficace e qualificata attività di controllo sanitario per gli ex esposti amianto a partire dal Centro di Riferimento Regionale istituito presso l’Unità operativa Complessa di Medicina del Lavoro del Policlinico di Bari che avrebbe dovuto assolvere a precisi compiti con l’obiettivo della presa a carico degli ex esposti amianto da parte dei Medici di Medicina Generale dopo 30 anni dalla cessazione dell’esposizione a rischio, quando gli ex esposti non saranno più sottoponibili a sorveglianza sanitaria presso i Servizi Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (Spesal) delle Asl».
«Analoga la questione della sorveglianza sanitaria degli ex esposti amianto del Ministero Difesa, militari e personale civile - conclude il presidente di Contramianto e altri rischi onlus - per i quali al termine del servizio in ambito militare le competenze dei controlli gratuiti dovranno essere ricondotte agli Spesal delle Asl e successivamente come detto ai Medici di Medicina Generale».
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