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Autonomia differenziata

"La Legge Spacca Italia"

L'intervento dell'onorevole Ubaldo Pagano

L'aula del Senato

L'aula del Senato

Il disegno di legge Calderoli sull’autonomia differenziata non può che essere sintetizzata come la “Legge spacca Italia”. Un progetto folle che esaudisce il peggior sogno leghista e divide definitivamente il Paese in due, allargando i divari esistenti, cristallizzando le diseguaglianze tra i cittadini e abbandonando completamente il Mezzogiorno.

Ubaldo Pagano

Già da tempo abbiamo evidenziato la pericolosità di questa idea, anche sotto il profilo del metodo. Da un lato, infatti, il Parlamento viene completamente messo da parte, senza alcun potere di incidere veramente sui processi che porteranno a sancire i contenuti e i contorni dell’autonomia differenziata di una Regione. Se l’accentramento dei poteri nelle mani del Governo è sempre allarmante, lo è ancor di più quando si parla di una riforma così pervasiva della vita delle persone. Dall’altro lato e nel merito di questo progetto, non si può che denunciare quanto la proposta sia iniqua e totalmente contraria a una serie di principi sanciti nella nostra Carta costituzionale. L’uguaglianza dei cittadini, la solidarietà territoriale, la coesione sociale ed economica sono tutti valori fondamentali che vengono scientemente ignorati.

Il disegno di legge Calderoli sull'autonomia differenziata divide definitivamente il Paese in due

Oggi tutti questi dubbi vengono rimarcati da un organismo terzo e dalla indiscutibile competenza. Il Servizio del Bilancio del Senato lo ha detto chiaramente in pochi punti: Primo, questo disegno di legge lascia indietro le regioni più povere, che non avranno pari possibilità di richiedere le funzioni aggiuntive. Secondo, non si affronta il nodo delle risorse necessarie a garantire il finanziamento dei servizi pubblici essenziali in tutte le Regioni che non chiederanno la devoluzione di materie. Terzo, per garantire le risorse necessarie alle Regioni ‘differenziate’ si corre il rischio che lo Stato debba tagliare fortemente i fondi che finanziano materie come la sanità e l’istruzione, deprimendo ancora di più servizi pubblici che al contrario avrebbero bisogno di nuovi finanziamenti.

Roberto Calderoli

Insomma, non solo contestiamo un progetto che va contro la nostra Costituzione ed è potenzialmente disastroso per il Sud Italia, ma oggi ci scontriamo persino con la sconsideratezza del Ministro Calderoli che attacca frontalmente le istituzioni dello Stato, accusando i tecnici del Senato di “intromissione”. Dopo la sua pubblicazione, infatti, il dossier del Servizio del Bilancio del Senato è stato prima ritirato, facendolo scomparire dal sito internet, e poi modificato, con l’aggiunta della dicitura “Bozza provvisoria non verificata”. E tutto questo solo perché conteneva considerazioni nette e fondate sui rischi che il disegno di legge comporta. Ma evidentemente la cultura politica di Calderoli e di molti altri esponenti di questa maggioranza non accetta di buon grado giudizi dissonanti con il "pensiero unico" imposto dal Governo. E questo tentativo di piegare le istituzioni dal Paese al volere del "comandante di turno" non può che preoccuparci seriamente per la brutta deriva che questa legislatura può prendere.

On. Ubaldo Pagano

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