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Piano assunzioni al Comune di Taranto, è polemica

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Palazzo di città di Taranto

Il piano delle assunzioni del Comune sarebbe stato elaborato senza il confronto con la rsu e le organizzazioni sindacali. A denunciarlo è il segretario aziendale della Cgil Funzione Pubblica, Anna Maria Marra. Secondo la Cgil, «quelle scelte assunzionali di fatto non alleviano il carico di lavoro del personale e soprattutto non rispondono alle esigenze di un territorio che ha una popolazione sempre più anziana e sconta un preoccupante collasso demografico». «È mancata infatti - afferma l’organizzazione sindacale - la previsione di figure professionali essenziali come assistenti sociali e psicologi, oltre a una maggiore presenza di educatrici asili nido, addetti al front- office e professionalità da destinare a settori strategici: contratti, notifiche e tributi. Ad oggi, il personale conta meno di 740 unità che si riducono periodicamente e si pensi che il 2020 inizierà con ben 31 unità che si collocheranno a riposo nella stessa giornata del 2 gennaio. Per queste ragioni, un approfondimento statistico - demografico preliminare all’adozione del Piano delle assunzioni sarebbe stato oltremodo utile e intelligente». La Cgil contesta anche le modalità con le quali si sono svolte le prove orali per le progressioni verticali: «Procedure, modalità, tempi e requisiti di accesso, sono stati ad esclusivo appannaggio della giunta comunale e sono stati fortemente disapprovati dal personale». L’organizzazione sindacale attribuisce queste disfunzioni alla «assenza di un regolamento concorsuale», tutto ciò «a danno della trasparenza e di una oggettiva valutazione di merito». La Cgil richiama in proposito la Legge Madia «che ha aperto una limitata finestra temporale (2016- 2018) per le amministrazioni pubbliche, per poter indire “progressioni verticali”, interamente riservate ai dipendenti interni, che avessero le maggiori capacità, rispetto al nuovo ruolo da ricoprire e non altro. Del resto, così si è espressa la magistratura contabile indicando la corretta procedura per le progressioni verticali». Dubbi vengono infine espressi sulla costituzione dell’Ufficio di staff del sindaco e sul relativo salario accessorio forfettario. Tutte questioni che «devono essere oggetto di contrattazione», altrimenti si configurerebbe, secondo la Cgil Fp, un «comportamento antisindacale». Preannunciate azioni legali.
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