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Ecco le famiglie tarantine premiate dall’Age

Torna il Premio A.GE. Taranto (Associazione Genitori) che, giunto quest’anno alla quattordicesima edizione, si trasferisce in una prestigiosa location e conferma la sua tradi­zionale vocazione nel mettere al centro la genitorialità. La premiazione della edizione 2019 del Premio A.GE. Taranto, infatti, si terrà per la prima vol­ta nella prestigiosa cornice della Concattedrale “Gran Madre di Dio”, il capolavoro di Giò Ponti che nello scorso merse di set­tembre ha visto l’avvio del pro­getto scientifico per celebrare il suo cinquantenario. È stato mons. Ciro Alabrese, parroco della Concattedrale e Direttore Ufficio diocesano Educazione, Scuola, Irc e Uni­versità, a volere, nella sua ve­ste di Consulente ecclesiale di A.GE. Taranto, che la premia­zione si tenesse in Concatte­drale, in particolare alle ore 11 di domenica 27 ottobre, subito dopo la celebrazione della santa messa. Il presidente A.GE. Taranto, Cosimo Murianni, ha spiega­to che «quest’anno il Premio A.GE. Taranto sarà conferito a quattro famiglie tarantine che rappresentano esempi positivi di nuclei familiari che, pur vi­vendo problemi, in alcuni casi terribili come la perdita di un figlio, hanno fatto una scelta di amore trasformando le difficoltà in energia positiva». «Quest’anno l’A.GE. Taranto - ha poi detto il presidente Cosi­mo Murianni - vuole proporre alla comunità esempi positivi caratterizzati da scelte dettate dall’amore, come quella dell’a­dozione della quale io stesso sono un esempio: brasiliano di nascita, sono stato adottato 27 anni fa dalla famiglia Murianni e oggi sono perfettamente inte­grato nella comunità tarantina». La prima famiglia ad essere pre­miata sarà quella di Francesco Vaccaro, l’eroe sorridente dei Tamburi, il quartiere martoriato dall’inquinamento, ucciso a soli 20 anni da un’anemia emolitica autoimmune, male contro cui ha combattuto per 13 anni sem­pre con il sorriso sulle labbra; il premio sarà ritirato dai genitori, Donato Vaccaro e Milena Cin­to, che continuano a tenere viva la memoria di Francesco. Sarà poi premiata la famiglia Saracino in cui il marito Anto­nio, muratore invalido, non ha mai potuto contare su un lavo­ro regolare: la madre Romina Avantaggiato si è fatta carico della situazione e insieme stan­no crescendo tre meravigliosi figli in una casa in cui, pur tra mille difficoltà, regna l’amore. La terza “storia” premiata è quella di Josheph Terrison Re­mathange che, giunto a Taran­to dallo Sri Lanka dodici anni fa, grazie alla mediazione della parrocchia del Ss. Crocifisso ha trovato lavoro nell’assistenza do­miciliare ai malati con gravi pa­tologie, come l’Alzheimer: con la moglie Geetha oggi ha una splendida famiglia perfettamen­te integrata nella nostra città. La quarta famiglia premiata dall’A.GE. Taranto è quella di Claudia De Florio e Vito Ta­nese, la cui unione è stata bene­detta da 6 figli, in età compresa tra i 3 e i 10 anni, una delle co­siddette “famiglie numerose”. Una scelta non facile in un’e­poca in cui in tanti si chiudono nel materialismo e nell’egoismo: dalla loro casa giunge a tutti noi un forte messaggio di vero e profondo amore per la vita!
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