Nel primo semestre del 2019 sono state complessivamente 3.704 le multe per eccesso di velocità effettuate in via Ancona con l’ausilio degli autovelox fissi. Nello stesso periodo e nello stesso tratto di strada (ma all’incrocio con via Lago di Como) ed al quartiere Paolo VI (tra le vie Cannata e Buozzi) sono state elevate ben 1309 contravvenzioni per il passaggio con semaforo rosso. Sono solo alcuni dei dati frutto della nostra inchiesta - pubblicata domenica 1 settembre - sull’attività svolta dalla Polizia locale con l’ausilio dei sistemi autovelox e photored. Tanti i commenti giunti alla nostra redazione. C’è chi come Oronzo chiede di «sanzionare anche chi circola con targhe parzialmente coperte o volutamente deteriorate per ingannare autovelox e photored». Per Danilo, invece «servirebbero posti di controllo effettuati tutti i giorni nelle zone di ingresso/uscita della città e sul ponte Punta Penna. Questo sarebbe un atto di prevenzione efficace». Non manca chi, analizzando i dati, resta scettico. «Le multe elevate con tali sistemi - afferma Cosimo - non sempre sono legittime». L’assessore alla Polizia locale, Gianni Cataldino, ha annunciato a Taranto Buonasera ulteriori iniziative per incrementare la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni. «Con il comandante Matichecchia, stiamo studiando soluzioni utili a debellare il fenomeno relativo all’utilizzo del telefono in auto - ha rivelato l’assessore comunale - infatti, stiamo verificando la possibilità di acquistare un motociclo “civetta” per effettuare un pattugliamento in abiti borghesi. In questo modo potremo accertare e contestare immediatamente la violazione dell’automobilista». A riguardo Silver, un nostro lettore, ha commentato. «Tolleranza zero. Ben vengano quindi le moto civetta. Bisognerebbe, inoltre, dotare i caschi degli agenti anche di “action-cam” in modo da registrare, e successivamente sanzionare, tutte le violazioni al Codice della Strada».
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