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Emiliano e la «velocità» del S. Cataldo

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Michele Emiliano a Taranto - archivio

Il nuovo ospedale di Taranto, il San Cataldo, «va avanti ad una velocità straordinaria». Una frase che colpisce, quella del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Perchè il futuro Policlinico di Taranto avrebbe dovuto essere ultimato, originariamente, quindici mesi fa. Monopoli in dirittura d’arrivo Le parole sulla «velocità straordinaria » anche del San Cataldo sono state pronunciate dal governatore pugliese mercoledì 19 aprile, in occasione di un sopralluogo ad un altro nosocomio in costruzione, quello di Monopoli-Fasano. Dove, spiegano dalla Regione, “i progressi sono tangibili soprattutto nel cuore dell’edificio, dove le prime 134 degenze del piano terra suddivise in stanze da due letti o letto singolo sono già ultimate al 100 per cento per la parte edilizia, e le restanti degenze, situate al primo piano, sono pronte all’incirca al 90 per cento”. «Il nuovo ospedale di Monopoli è un’opera cominciata solo quattro anni fa, che mi auguro diventerà operativa nel tempo più breve della storia tra gli ospedali della Puglia. E’ il primo dei nuovi ospedali che abbiamo progettato e che stiamo realizzando in Puglia, insieme a quello del sud Salento, ad Andria, nel Nord Barese e a Taranto. Così come Monopoli anche Taranto va avanti ad una velocità straordinaria. Sono ospedali bellissimi, inseriti nel patrimonio paesaggistico della Puglia» il commento entusiastico di Emiliano. Ha aggiunto il dg dell’Asl Bari, Sanguedolce: «Stiamo accelerando il più possibile con la Direzione Lavori e l’impresa per poter ultimare l’opera secondo i tempi previsti dal cronoprogramma, ossia il 24 luglio». Taranto: la fine era prevista a gennaio dello scorso anno La fine dei lavori per il nuovo ospedale da settecento posti letto di Taranto, il San Cataldo appunto, era programmata inizialmente per il 24 gennaio 2022, dopo 399 giorni “naturali e consecutivi” dalla data del verbale di consegna dei lavori. Da allora è stato un susseguirsi di rinvii, con tutta una serie di motivazioni, compresa la pandemia Covid e le difficol tà nell’approvvigionamento delle materie prime a seguito del conflitto in Ucraina. I lavori sono ultimati oggi per oltre l’80% ma la prossima scadenza fissata, luglio 2023, è quantomeno in dubbio, dopo l’ormai noto caso dei 105 milioni. Soldi mancanti ma necessari per le attrezzature medicali e gli arredi, con relativo rimpallo di responsabilità tra centrosinistra, al governo della Regione, e centrodestra, che dall’ottobre 2022 esprime il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. In ogni caso, come TarantoBuonasera ha più volte riportato, dell’ospedale San Cataldo si parla addirittura dal 2012, dopo che già nel 2009, in un accordo di programma firmato tra gli altri dalla Regione allora guidata da Vendola e dalla Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor di don Verzè, si ipotizzava la costruzione a Taranto dell’avveniristico, e mai realizzato, “San Raffaele del Mediterraneo”.  
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