TARANTO - Il governo Meloni ha rotto gli indugi: l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo 2026 a Taranto sarà affidata ad un commissario straordinario. Ma la polemica si fa aspra, con ilpresidente della Regione Puglia Michele Emiliano che arriva a definire «non commissariabile» l’evento.
L’approvazione in Commissione
Quella che da tempo circolava come ipotesi diventa nei fatti una certezza, dopo che la Commissione Bilancio del Senato impegnata nell’esame del ddl Conversione in legge del decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, recante “disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR, nonché per l’attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune”, ha approvato - alla presenza del ministro Raffaele Fitto - l’emendamento dei senatori di Fratelli d’Italia Liris, Ambrogio, Nocco, Mennuni nel quale si chiede proprio la nomina di un commissario per l’evento sportivo internazionale in programma tra tre anni.
Cosa prevede l’emendamento
Questo il testo dell’emendamento: “Al fine di assicurare la tempestiva realizzazione degli interventi necessari allo svolgimento dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026 con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri adottato, su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e PNRR di concerto con il Ministro per lo sport e i giovani, sentito il Ministro dell’economia e delle finanze, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, è nominato un Commissario straordinario. Il quale entro sessanta giorni dall’atto di nomina, provvede alla predisposizione dell’elenco delle opere infrastrutturali occorrenti, ivi comprese quelle per l’accessibilità, distinte in opere essenziali, connesse e di contesto, con l’indicazione, per ciascuna opera, del codice unico di progetto, del soggetto attuatore e dell’entità del finanziamento concesso, delle altre fonti di finanziamento disponibili e del cronoprogramma di realizzazione degli interventi. L’elenco delle opere è approvato con uno o più decreti del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR e del Ministro per lo sport e i giovani, adottati di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. È autorizzata l’apertura di apposita contabilità speciale intestata al Commissario straordinario per le spese di funzionamento e di realizzazione dei progetti e degli interventi”.
Emiliano non ci sta
«Il Governo della Repubblica non ha compreso che il comitato organizzatore di un evento sportivo internazionale non è commissariabile. Ogni iniziativa relativa alle infrastrutture per la realizzazione dei Giochi del Mediterraneo non può che pervenire dalle scelte del Comitato organizzatore che, peraltro, sono state già concordate con il Comitato Internazionale Olimpico». Dalla dichiarazione rilasciata dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano traspare l’irritazione del governatore. Che promette battaglia e va alla carica contro l’esecutivo Meloni. «Il nuovo Governo - dice Emiliano - dalla data del suo insediamento, non ha ritenuto di svolgere nessun confronto di tipo tecnico e operativo con il Comitato organizzatore che sta lavorando da anni all’evento. Il commissario potrà svolgere solo un ruolo relativo alle opere infrastrutturali che, d’altra parte però, non possono che essere condivise con il Comitato Organizzatore oltre che con gli enti locali e i territori interessati. La condivisione delle iniziative sui territori e le modalità della loro realizzazione sono l’unico elemento che può garantire una tempestiva ed efficace realizzazione delle opere e dell’evento stesso. La proposta di commissariamento delle opere dei Giochi del Mediterraneo non prevede l’intesa con la Regione Puglia e con il Comune di Taranto che invece è indispensabile». Emiliano non nasconde «grande preoccupazione» e stigmatizza «la decisione del capo dipartimento del ministro dello sport Abodi di non partecipare domani (oggi, ndr) ad una importante riunione del comitato direttivo dei Giochi del Mediterraneo presieduto dal sindaco di Taranto. Uno schiaffo istituzionale». La chiosa è velenosa: «In ultimo, a differenza degli altri commissariamenti, come ad esempio quello per la metropolitana di Torino effettuato con lo stesso provvedimento, per il commissario dei Giochi del Mediterraneo è previsto un generoso compenso, mentre per quello di Torino è a titolo gratuito»
Il duello dei comunicati
Su chi rivestirà il ruolo di commissario (e sulla struttura che lo affiancherà) ci sono già diverse indiscrezioni; mentre è già tempo delle polemiche. E si rinnova la sfida a colpi di comunicati stampa tra Ubaldo Pagano e Dario Iaia. Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito Democratico, tira in ballo Raffaele Fitto: «Ancora una volta nel giro di pochi mesi, il ministro Fitto riesce a mettere le mani sulle risorse di un’iniziativa importantissima, come in questo caso i Giochi del Mediterraneo di Taranto del 2026, per piegarne l’uso agli interessi della propria parte politica. A essere commissariato non è il Comitato Organizzatore, che insieme ad Asset della Regione Puglia ha dimostrato coi fatti di non avere responsabilità nei ritardi, ma gli stessi interventi che si devono eseguire». Per Pagano «se l’obiettivo fosse stato davvero accelerare la realizzazione delle opere, il Governo e il Ministro Fitto avrebbero potuto semplicemente stanziare i 150 milioni che mancano e che reclamiamo da più di 2 anni e per cui esiste già un elenco dettagliato delle opere da eseguire con relativo cronoprogramma. Il Commissariamento approvato, invece, ha evidentemente tutt’altro scopo: appropriarsi delle risorse già messe in campo grazie al Pd e farle gestire in prima persona da qualche fedele sodale della sua parte politica». Per il parlamentare dem l’obiettivo sarebbe insomma quello di « tagliare completamente fuori gli enti locali interessati solo perché di segno politico opposto al suo, per accentrare ancora una volta nelle sue mani il potere di decidere sui soldi». Diametralmente opposta la lettura di Dario Iaia, parlamentare nonchè coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, che risponde proprio a Pagano: «Prima della lettera dei ministri Fitto e Abodi in cui sono state segnalate una serie di criticità, i Giochi del Mediterraneo erano finiti in un libro dei sogni, visto come erano stati impostati e programmati. Ora, grazie al faro puntato dal governo, si è tornati alla realtà con l’intenzione di lavorare in maniera seria e concreta. Occorre riconoscere le criticità per poterle affrontare al meglio e risolverle». «Stia tranquillo Pagano, non c’è nessuna svendita da parte del ministro Fitto di alcunché e i giochi si svolgeranno regolarmente, ma restando con i piedi per terra e con concretezza, realizzando gli interventi possibili e senza spreco di risorse, come invece è avvenuto in passato: Il governo Meloni ed il ministro Fitto stanno lavorando per il bene del territorio» continua Iaia. «Inoltre, i 150 milioni che, come Pagano stesso afferma, sono attesi da due anni è chiaro che anche il governo precedente avrebbe potuto trasferirli. Pagano dov’era? Il Pd, certamente, era al governo come sempre e senza mai vincere le elezioni. Noi siamo arrivati da cinque mesi, e questo mi pare inequivocabile».
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Buonasera24
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo