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Forze armate

Così l’Aeronautica si apre alla città

Il colonnello Castellano nella redazione di Taranto Buonasera

Il colonnello Castellano nella redazione di Taranto Buonasera

Un legame che c’è da sempre. Letteralmente. Perchè da quando è nata, cento anni fa, l’Aeronautica Militare è sempre stata a Taranto; sempre dove è oggi. «Siamo lo stakeholder più grande di quell’area meravigliosa che è il secondo seno del Mar Piccolo» dice sorridendo il colonnello Claudio Castellano, comandante della Svam, la Scuola Volontari dell’Aeronautica Militare, polo formativo d’eccellenza e tra i luoghi selezionati per gli Open Day che lo scorso 28 marzo, in tutta Italia, hanno ospitato le celebrazioni per il Centenario dell’Arma Azzurra. In tanti hanno visitato quel sito storico e bellissimo che è l’ex idroscalo che sin dal 1923 fu assegnato alla neonata Regia Aeronautica ed intitolato a Luigi Bologna, dopo essere stato Stazione di Idrovolanti negli anni ‘14-’15. E se gli idrovolanti sono il simbolo di un’epoca mitica dell’aviazione, potrebbero assumere una nuova identità come strumento «di avioturismo, sostenibile e di qualità, magari in collaborazione con circoli e club», dice lo stesso colonnello Castellano. Gradito ospite della redazione di Taranto Buonasera, dal suo “osservatorio privilegiato” il comandante della Svam si dice sicuro che quell’area straordinaria che è il secondo seno del Mar Piccolo «vada valorizzata di più: e di certo sarà così. Accanto alla mitilicoltura che è uno degli “ori di Taranto” possono trovare spazio attività sportive come la canoa o il canottaggio. Ma si potrebbe fare del turismo “lento”, all’insegna del rispetto della biodiversità e della sostenibilità ambientale».

Un rapporto storico Dalle parole del colonnello Castellano traspaiono le tante idee e l’amore per il territorio; del resto, «è un rapporto ottimo» quello tra l’Aeronautica e la città di Taranto, spiega. La Svam conta all’incirca trecento effettivi, ma sono molte di più le presenze - nell’ordine delle migliaia - che si registrano ogni anno conteggiando i ragazzi che vengono a seguire i vari corsi e soprattutto i candidati per le prove selettive. Il ritorno economico per il territorio è conseguente. Ma Aeronautica a Taranto vuol dire anche Palazzo Brasini, gioiello architettonico del 1925. «Un palazzo bellissimo» evidenzia il colonnello Castellano, «che porta il nome dell’architetto che lo ha progettato, lo stesso del Palazzo del Governo. Sono necessari dei lavori di consolidamento, per i quali i tecnici hanno stimato un costo che va dai sei ai dieci-dodici milioni di euro; somma che da sola l’Aeronautica non può sostenere. Per Palazzo Brasini è necessaria un’operazione per così dire anfibia: non si può recuperare se non si recupera il mare che c’è davanti. E’ necessaria un’azione sinergica, che possa renderlo fruibile compatibilmente con le attività della Scuola».

Il protocollo d’intesa Nel giugno 2019 è stato siglato un protocollo d’intesa tra Ministero della difesa, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Comune di Taranto e Agenzia del demanio, per la razionalizzazione e la valorizzazione di immobili della Difesa presenti sul territorio del Comune. Il protocollo prevede un processo di valorizzazione/razionalizzazione dell’“ex 65esimo Deposito territoriale Aeronautica Militare” e di un’aliquota della “Scuola Volontari dell’A.M. / Idroscalo Bologna”. L’ex 65esimo Deposito territoriale sarà dismesso dagli usi militari ai fini della riconsegna al MIT e all’Agenzia del demanio, “per il perseguimento dei propri fini istituzionali, anche in funzione della salvaguardia di un territorio di assoluto valore ambientale e paesaggistico”; l’aliquota della Scuola Volontari dell’A.M./Idroscalo Bologna, che include lo storico Palazzo Brasini, invece, “sarà oggetto di valorizzazione mediante cambio di destinazione urbanistica per la successiva gestione economica da parte di Difesa Servizi S.p.A., società in house del Ministero della difesa”, secondo la nota diffusa nell’occasione. Per il 65esimo Deposito sulla strada per San Giorgio in particolare il futuro può essere la trasformazione in un Campus universitario o nella sede del Tecnopolo, mentre anche il grande pontile presente nella zona potrebbe essere adeguato ed utilizzato a fini turistici sempre all’insegna dell’ecosostenibilità.

I cento anni dell’Arma Azzura «Passione, spirito di squadra, senso del dovere, hanno segnato il primo secolo di storia dell’Aeronautica Militare. In questo giorno speciale rivolgo il mio omaggio alla Bandiera di Guerra della Forza Armata, emblema del sacrificio e del valore di coloro che hanno servito l’Italia con coraggio e abnegazione». Questo il messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella lo scorso 28 marzo, sottolineando come i 100 anni dell’Aeronautica hanno scritto «tutte pagine di storia di assoluto valore». «Il 28 marzo 1923 ebbe avvio una affascinante storia tutta italiana caratterizzata da amore per la Patria, coraggio, professionalità e generosità che ha portato, e continua a portare, il nostro Tricolore nel mondo» ha scritto in una nota la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. «Il Governo esprime la propria gratitudine nei confronti degli uomini e delle donne dell’Aeronautica Militare che quotidianamente rendono sicuri i nostri cieli, operano in missioni di pace e stabilità a livello internazionale, sono impegnati nell’aiuto alle popolazioni colpite da calamità naturali e nel trasporto sanitario urgente, specialmente a favore dei bambini. Un pensiero commosso va a tutti coloro che, indossando la divisa dell’Arma Azzurra, sono caduti nel compimento del dovere in operazioni militari, in missioni umanitarie o in esercitazioni. Con affetto e orgoglio tutta la comunità nazionale oggi si stringe attorno all’Aeronautica Militare».

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